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Ciò che nel giardino è artificiale e moderno

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2005 17:29
04/01/2005 23:06
 
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Città: PADOVA
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Questa discussione si pone in qualche modo l'obiettivo di generalizzare il senso del precedente topic sul prato artificiale e riprende inoltre il vecchio discorso sui giardini moderni, risalente ormai a diverso tempo fa e non più riproposto.
Spero che abbia un seguito, perchè la considero molto interessante.

Siamo tutti a inorridire di fronte alla moquette verde, ma l'uso di mezzi artificiali rappresenta una tendenza ormai diffusa tra i landscape designer. Colori vivaci, biglie di vetro, strutture metalliche, specchi, tappeti sintetici di vari colori, sculture moderne: non so se sia giusto definirle "artificialità" (probabilmente no), ma nella progettazione di giardini è certo che siamo in un momento di grande libertà espressiva e non è più vero che un giardino è fatto di piante, pavimentazioni e mobili da esterno. Ci sono slanci notevoli di fantasia e anche i piccoli giardini, come quelli descritti nel mio nuovo libro firmato David Stevens, sono ricchi di elementi d'attrazione estranei al classicismo. E infatti questi giardini vengono spesso definiti "moderni".
Proprio nei piccoli giardini a me sembra che l'uso di strumenti artificali possa servire a dare carattere, laddove lo spazio non sia sufficiente a realizzare un progetto d'insieme ben caratterizzato.

Un giardino progettato con queste nuove forme di espressione può suscitare sentimenti ambivalenti. A qualcuno potrà sembrare un'accozzaglia kitsch, a qualcun altro potrà apparire una specie di opera d'arte d'avanguardia.
Guardate ad esempio questo progetto di Bernard Lassus, che è un grande vecchio della progettazione di giardini. Si tratta di un'aiuola (forsennata [SM=g27758] ) del giardino multicolore di una residenza privata e credo sia una sorta di sperimentazione sul colore.



Vorrei raccogliere altre immagini di giardini d'avanguardia e mi piacerebbe che ne discutessimo per approfondire insieme.
05/01/2005 09:37
 
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Città: VIGEVANO
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Trovo sia un discorso piuttosto interessante.
Ho notato tante foto su diversi giornali che riportano questa tendenza, a volte trovo che siano scelte eccessive, ma altre soluzioni sono affascinanti.
Affascinanti però non significa che me lo metterei in cortile...
la foto che metti è un pò strana, da l'aria di essere il giardino di un'asilo d'infanzia. e sarei curiosa di vedere il contesto il cui è inserito.
05/01/2005 16:20
 
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Città: ROMA
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...perdonate la banalità...ma come fanno a riseminare o ripiantare in quei 10 cm una volta finita la fioritura?
05/01/2005 22:56
 
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Città: PADOVA
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Ecco, però, clematis, a me piacerebbe che non ci soffermassimo solo su questa foto, ma facessimo un discorso più generale, cercando altri progetti e analizzando insieme questa tendenza.
06/01/2005 12:47
 
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Città: BASSANO DEL GRAPPA
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Salta subito agli occhi che, quei fiori potrebbero essere finti,il risultato finale sarebbe lo stesso.
Le risposte sono molte e sinceramente non saprei quale scegliere: ricerca del colore?
avanguardia ?
preveggenza?
società dell'immagine ?
voglia di stupire ?
sperimentazioni nuove?
Sicuramente non è giardinaggio.......intimo.., ma buono per aiuole spartitraffico.Le stesse domande si possono fare sull'impacchettamento che gli artisti fanno sui monumenti,parchi,viali ecc.....però forse criticare a priori è sbagliato, in quanto queste opere(se si possono chiamare tali)vanno osservate nel contesto in cui sono collocate e tarpare le ali, a chi ha idee belle o brutte ,non è giusto!!!
07/01/2005 14:23
 
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Io non penso che questa forma di giardinaggio, non sia giardinaggio.
Credo rappresenti un modo di sperimentare, di reinventare o di ripensare e reinterpretare e, da parte di chi lo fa, comunque creare un'intimità col giardino, visto che nasce da un'elaborazione personale e quindi intima.

Può essere più o meno condivisibile, certo, ma non da buttarsi perchè esula dallo schema del giardinaggio cui siamo soliti pensare o dall'idea romantica del giardino.



07/01/2005 16:11
 
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Io trovo, ad esempio, che le linee geometriche applicate a questa bordura ritratta in una foto pubblicata da Gardenia, in cui si utilizzano materiali assolutamente naturali, sia assolutamente sobria e raffinata.





07/01/2005 18:45
 
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e ti credo che è sobria e raffinata, è il bordo di un giardino zen, ma non ha nulla a che vedere con l'immagine del giardino moderno proposta da lucis
08/01/2005 02:34
 
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Annalisa, l'articolo di Gardenia, non citava affatto giardini zen e non lo è nemmeno questo.
L'articolo è appunto dedicato ai giardini moderni e agli allestimenti nei terrazzi e la didascalia alla foto, parla di bordo moderno per un terrazzo in cui materiali differenti sono disposti geometricamente.
L'articolo parla di essenzialità, di dettagli di stile moderno applicati ai giardini o ai terrazzi, dove gli spazi più contenuti esaltano maggiormente certe simmetrie mettendole in comunicazione con l'allestimento interno.


08/01/2005 11:06
 
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mica brutto questo allestimento
non sono certo contro la sperimentazione
solo che di esempi non è che ne abbia molti sottomano ( ma dove li devo guardare? c'è un link???)
Quello piu' in alto non mi sembra un esempio felice, per un solo motivo: un giardino è una forma vivente in divenire, bisogna lasciare che le piante esprimano la loro esuberanza, le loro peculiarità, ingabbiandole in strutture artificiali vuol dire alla fine trattarli come elementi artificiali (quindi morti) a loro volta.
In un giardino, a me personalmente, piace l'allestimento, anche rigido e formale, affiancato a parti che sono molto informali.
Solo così mi stupisce e mi incanta.

10/01/2005 18:01
 
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Città: PADOVA
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Un altro esempio, più sobrio.
Molto ironica la pavimentazione e il tavolino a forma di puzzle.


[Modificato da luciaR 10/01/2005 18.03]

10/01/2005 18:40
 
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"A me Burle Marx non mi piace"
Q.Primo - aforismi
10/01/2005 19:22
 
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Città: BASSANO DEL GRAPPA
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Mi sto convertendo:se sono armonici con l'ambiente ,se non
stridono e sono pure ironici, si possono pure apprezzare.


10/01/2005 20:02
 
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be mica brutto quello li con i puzzellini, e le agave attenuata in primo piano son proprio belle, ma cosa è? interno, esterno, una mostra, che non si capisce mica bene
10/01/2005 21:25
 
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Città: PADOVA
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E' una realizzazione premiata nell'ambito di un concorso di landscape design (a Melbourne). Il giardino dovrebbe avere la caratteristica di richiedere poca acqua. La pavimentazione dovrebbe permettere l'assorbimento dell'acqua, ma non è tanto chiaro.
10/01/2005 21:34
 
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Città: PADOVA
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Un altro progetto moderno, si tratta di un piccolo giardino di città, dotato di una parete scorrevole di pannelli di plastica colorata (si intravede appena), con la funzione di separare le varie stanze in modo dinamico.
Il nome di questo progetto è: "giardino versatile per un vivere moderno".
Questo a me piace molto, sia per i colori, che per l'eleganza.



C'è anche un prato con la scacchiera [SM=g27758] , simile a quello realizzato con la moquette verde [SM=g27766] che vi ho mostrato nell'altro topic.

[Modificato da luciaR 10/01/2005 21.35]

10/01/2005 22:32
 
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Vi posto questo progetto dal sito della RHS: the Reflective Garden, presentato al Chelsea Flower Show 2004

che rientra nel'ambito di un progetto per stimolare la realizzazione di roof gardens, favorire la biodiversità e trovare un modo per riciclare l'acqua piovana e quella utilizzata per i condizionatori, utilizzando in un modo nuovo elementi architettonici tipicamente urbani (quali i segnali stradali).
Anche il forum, nel suo piccolo, ha avuto chi ha cercato di innovare ma non ha saputo / voluto proseguire con tenacia, vi ricordate dell'aiola forsennata?

[Modificato da Elisa June 10/01/2005 23.12]

10/01/2005 23:14
 
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In effetti, sul sito RHS c'è un'interessante sequela di questi giardini, con anche un breve sunto di quello che si propongono, potremmo guardarne un po' e poi discuterne, ecco il link
11/01/2005 13:46
 
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Città: RAVENNA
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Devo dire che per la prima volta guardando da profana questi esempi di giardini contemporanei (sito della RHS) ho trovato qualcosa che mi ha veramente conquistata. Il giardino disegnato da Hannah Genders (Living paintings) è così armonico e poetico nelle sue linee curve, nella scelta dei materiali e delle tonalità che riesce a darmi le stesse emozioni di uno splendido giardino tradizionale.
Quello che comunque, sempre da profana ribadisco, mi viene da pensare è che queste pur splendide installazioni siano vere e proprie opere d’arte, affascinanti e perfette nella loro immobilità, ma per questo troppo asettiche ed incapaci di confrontarsi con il divenire delle stagioni e dei ritmi naturali mantenendo inalterata la loro bellezza.
Altre soluzioni, invece, mi sembrano più applicabili, come questa realizzazione di David Stevens dove si crea un dialogo molto suggestivo fra la pavimentazione in lastre di pietra e gli elementi naturali come la roccia e l’acqua. Quest’ultima poi scorre in canaletti che interrompono la pavimentazione ed estendono l’elemento liquido oltre lo specchio d’acqua, le due superfici si inseriscono l’una nell’altra creando contrasti e giochi di luce a mio parere molto suggestivi nella loro semplicità.


Edo-Ravenna
13/01/2005 12:43
 
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Città: VIGEVANO
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Quello con i puzzle mi piace moltissimo!!!
Alcune scelte, meno estreme (rispetto al primo post) sono davvero splendide.
E' chiaro che scelte di questo tipo vanno comunque ambientate, a casa mia una cosa come i cartelli stradali farebbe pena, ma ha il suo fascino.
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