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CAOS - Ramshin Salgat

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2004 12:27
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24/06/2004 12:27
 
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Una volta anch'io ero un essere umano però adesso…….

Della mia storia non rimane altro che frammenti di memoria sparsi nella mia mente che ogni tanto vengono e vanno, mi ricordo quando ero piccolo non avevo ancora la forza di alzare la spada, correvo lungo il bosco con dietro mia madre e mio padre. Ormai era da tanto che correvamo e gli inseguitori non cessavano di rincorrerci, sembrava come se andassero lenti come noi divertiti dal vederci stanchi, però ormai tutto questo non contava, eravamo arrivati al capolinea ! era un burrone con in fondo un fiume ed ecco gli inseguitori che ci raggiunsero, erano uomini vestiti di nero con una V rossa stampata sul petto, tutto ciò che mi ricordo di quel giorno era il massacro della mia famiglia davanti ai miei occhi, il primo che fu ucciso era mio padre che per proteggere noi perse prima la sua mano sinistra e poi con un potente fendente gli recisero la testa dal resto del corpo. Che dire adesso eravamo rimasti io e mia sorella e mia madre, dalla paura indietreggiai e scivolai nel burrone e mentre cadevo sentivo le urla di mia madre e mia sorella e quelle degli assassini che si divertivano con esse e poi caddi nel fiume e la mia memoria si spense con essa !

Un altro frammento della mia storia mi ritorna in mente, all'età di 16 anni ero già un guerriero di un gruppo di mercenari capeggiato da Kian il Rosso, questo soprannome gli fu dato perché dove passava lui non rimaneva altro che luoghi imbevuti nel sangue.
Mi dissero che mi avevano trovato privo di sensi nella riva del fiume…..
La mia vita procedeva in modo tranquillo ormai ero diventato così abile con la spada che presto divenni il braccio destro del capo. Tutta la metamorfosi della mia vita ebbe inizio quel fatidico giorno, quando un messaggero dell'esercito dei ribelli ci comunicava che l'esercito era entrato in guerra contro il Caos e quindi qualsiasi aiuto ed in caso di vittoria veniva premiato con 1000 monete a uomo. Il nostro gruppo era formati da 9 uomini, tutti abili spadaccini, e 9000 monete non erano poche. Presto la fame di soldi ci indusse ad accettare l'offerta e aiutare i Ribelli, non so se fu una decisione giusta o sbagliata, l'unica cosa certa che la mia vita da quel momento non sarebbe più stata la stessa.

Eccoci arrivati davanti al ponente Caos, la scena era veramente paurosa, i Ribelli a mala pena superavano i 1000 uomini mentre il caos era formato da vari gruppi ogni uno di loro superava il numero dei Ribelli, Eravamo ormai circondati quindi l'unica prospettiva davanti a noi era la MORTE !
La battaglia non durò più di 2 ore intorno a me non c'era altro che cadaveri, eravamo rimasti in 3 io, Kian il Rosso ed una curatrice dei Ribelli, Eravamo circondati Dal grosso dell'esercito, le bestie del Caos non vedevano l'ora di dilaniarci e mangiare le nostre carni, per un momento avvertì una presenza malvagia intorno a me che piano piano andava aumentando, Dopo un po’ di secondi tutto intorno a me si ammutolì.
L'esercito si mise tutto in ginocchio e si aprì come se un forte getto d'acqua lo divise in due, piano piano si sentirono dei passi e dal nulla spuntò il viso di una creature che incuteva paura soltanto a guardarla, io pensai di non farmi suggestionare da lui però tutto il mio corpo tremava e non riuscivo a fermarlo…..
Avevo sentito parlare di Artax figlio di Kain però le parole non descrivevano al meglio l'essere più spaventoso di Gaunis, in quel momento capì perché tutti fuggano alla vista del Caos o meglio di Artax. Mi avevano parlato anche di Thor l'altro figlio di Kain però in questa battaglia non c'era, non serviva la sua presenza per abbattere i Ribelli, Thor era andato a compiere un'altra missione di morte contro gli Elfi che insidiavano le terre occupate dal Caos.
Kian il Rosso con un balzo si portò davanti ad Artax con la spada puntata in avanti per cercare di colpirlo, era un gesto disperato in un momento sbagliato contro un Dio, Artax porto davanti la mano con il palmo aperto e dopo pochi secondi la davanti alla mano gli si formò una palla di fuoco, ormai era troppo tardi per Kian, la palla di fuoco scagliata da Artax lo colpisse in pieno, di lui non rimaneva altro che pezzi di carne fumante sparsi qua e là.
Eravamo rimasti ormai in 2, la curatrice trovando un varco cercò di scappare e se la ghignò lungo il sentiero, Artax guardò le bestie e in un istante si misero all'inseguimento e dopo pochi secondi si sentì un grido d'agonia che poi piano piano si spense e poi silenzio.
Artax mi guardò, io non riuscivo a trattenere i miei muscoli che tremavano e non riuscivo neanche a sostenere lo sguardo del figlio di Kain, lui si rivolse a me e mi disse "Hai ucciso molti dei miei uomini: potresti essere un ottimo portatore di morte", io lo guardai stupito e pensai che ormai era troppo tardi per qualsiasi cosa. Artax si riprese e aggiunse "Scegli vuoi morire o vuoi portare morte ?", di certo io non desideravo la morte quindi la mia scelta era già stata fatta ed io risposi con una voce stridula e tremante "Tutto ciò che il figlio di Kain chiederà sarà fatto anche al costo di perdere la vita", Artax mi guardò soddisfatto e rispose "Devi prima superare una prova e dopo averla fatta ho un bel progetto per te", dopo avere detto ciò si guardò verso il Generale Rydel che strillò "ARENA".
Si era formato un cerchio e in mezzo c'ero io ed un'altra Bestia, Artax mi disse "o la tua vita o la sua", dopo questa frase la bestia si lanciò verso di me e con un balzo mi raggiunse, io cercai di indietreggiare però era ormai troppo tardi e mi conficcò le unghie sul petto. Avevo ancore le mani salde sulla spada s con un potente fendente le recisi il braccio, la bestia tutto stordita indietreggiò ed io le assestò un altro fendente che gli staccò la gamba dal corpo. Artax mi guardava con faccia soddisfatta e poi mi disse "Finiscilo e sarai uno di loro", ormai il sangue scendeva vistoso dal petto, mi rimaneva soltanto la forza per un ultimo colpo, raccolsi tutte le forze e puntai la spada contro il cuore della bestia e poi le forze mi abbandonarono e caddi in un lungo sonno!

Non so quanto tempo era passato ma quando mi svegliai mi sentì strano, vicino a me c'era un'altra bestie e stranamente capivo quello che diceva, tutto spaventato mi fiondai fuori, davanti a me c'era un ruscello d'acqua e decisi di andare là a lavarmi la faccia per cancellare questo brutto incubo, però quando mi avvicinai al ruscello ebbi una bella sorpresa, non ero più un essere umano ero diventato una bestia e a pensarci bene la strana sensazione che avevo percepito era proprio questa, dentro di me non rimaneva più niente di umano, non avevo più sentimenti, l'unico sentimento che mi sentivo era la voglia di sangue e morte e in quel istante mi risuonarono in mente le parole di Artax "Finiscilo e sarai uno di loro"…………….


Una volta anch'io ero un essere umano però adesso…….

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"Non uccidete i vostri nemici ma sfregiateli e mutilateli cosi che essi siano un ricordo vivente per se stessi e per gli altri che ovunque passano i Violatori quasi tutto muore e ciò che non muore desidera la morte"
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