Egli saluta, un sorriso e se ne va -Forse non tornerà mai più- pensa Shalla-a-Baal - la guerra lo prenderà come ha già fatto il caos con la sua famiglia...e sua sorella -
Shalla-a-Baal ricorda, ricorda i pochi momenti passati con lui, col suo caro amico Tiberius:
quando la guerra lo permetteva egli si recava nel loro sperduto villaggio, laggiù in ciò che resta di Allanda. Sembrava, quando stava con lei, voler scacciare il pensiero dei 7 anni passati a fare il soldato, quasi avesse ancora 16 anni e con sua sorella rubava cibo ai villaggi vicini. Questo giovane di Wermat insegnò molte cose a Shalla-a-Baal, e molte ne imparò.
Come ogni volta Tiberius se ne va, lasciando alle spalle questa piccola tribù e la sua amica...
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E' mattina. Grosnik si alza, troppo stanco, tutta la notte a marciare, ha dormito troppo poco...
ancora deve vestirsi che Tiberius (più assonnato di lui) lo scuote -forza Gros dobbiamo metterci in marcia o il capitano Farraj ci spella vivi- Vestiti, un morso ad una pagnotta a del formaggio
e pronto in marcia. Tiberius gli sorride: era riuscito a nascondersi un'altra pagnotta, mentre marcia gli fà cenno e Grosnik capisce che alla prima pausa se la sarebbero divisa.
-A Tiberius- ricorda Grosnik- non piaceva il gioco d'azzardo ,tranne quella volta che ubriaco scommise tutto il suo equipaggiamento in cambio di una corazza di una vecchia guardia, sinceramente non è mai stato un amante del rischio, ma del gioco, preferiva giocare senza scommettere, strano per uno che prendeva più sul serio di tutti questa guerra. Mi diceva sempre " ah Gros non vorrei essere costretto a combattere, non è che mi piace rischiare tutti i giorni la vita" e io gli chiedevo
"allora perchè, perchè non rinunciare..." mi guarda e mi dice "per i mocciosi, non voglio che coloro che vivranno in questo regno siano più costretti a rubare per vivere, a nascondersi da chissà quali soldati..."-
-Belle parole- pensa Grosnik... ma la verità è una sola , sua sorella, Iulia...
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-Ho freddo, non voglio più stare qui, voglio che tutto torni come due anni fà, voglio che la mamma sia ancora qui, che mi rimbocchi le coperte e mi dia un bacio sulla fronte.-
La piccola Iulia apre gli occhi, e vede suo fratello Tiberius, che le porge del latte di capra appena munto, e delle bacche per colazione , con un bacio la saluta "buon giorno Iulia"
La piccola in lacrime si alza, mangia, sorride al fratello e esce per andare a cercare altri frutti.
Iulia sa che se Tiberius non riesce a raccimolare niente, sarannno i frutti che troverà lei a fare da pranzo...
Tra alberi e foglie secche non trova poi molto, nella foresta, d'autunno , non c'è molto da trovare...mentre gira distratta per i boschi , Iulia non si accorge di esser seguita, non si rende conto...poi un attimo, e un ombra , veloce le balza addosso! E' forte! Così forte da fermarla con un braccio, si ha le braccia, e schifoso...verde...puzza...ride...
in un attimo le blocca le braccia , le gambe.
-NO NON VOGLIO, AIUTO,NN NN NNNOOOO!!- la creatura le strappa la veste , Iulia tenta di divincolarsi ma non può, è troppo forte, troppo...e ansima...sbava..dice "Grazie Kain per questo giovane dono.."
-Aiuto , AIUTO ARRGGH- mentre la sevizia la creatura le divora una seno, piano piano comincia a spolparla senza ucciderla...
nell'ultimo istante di quest'orrore Iulia non può che pensare a suo fratello, a Tiberius...
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E' colpa mia, se non l'avessi lasciata sola ...sarebbe ancora viva.
Da quando le armate dei mostri rossi avevano ucciso i mamma e papà , c'ero solo io a potermi prendere cura di lei...eh già l'ho fatto egregiamente.
Nessuno dovrà più patire ciò che hanno patito mamma, papà, Iulia, nessuno dovrà più nascondersi da soldati che voglio ridurti in schiavitù...nessuno.
Forse con questi uomini riuscirò a vendicarmi, ho solo sedici anni ma imparerò in fretta...
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Cala la notte; dei giovani soldati appena diciottenni riposano nei loro accampamenti: Tiberius, Ascanio, Uriel, Bear... pensano solo a - domani dovrò alzarmi presto, allenarmi, diventare più bravo più abile...- non sanno che un giorno proprio il Generale Blaster, l'uomo che combatterà per riunire Elea ,li recluterà...le loro strade si divideranno ma presto saranno uniti, ancora una volta...
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Mamma mia che mischia....- pensa Tiberius- cavolo sono tre mesiche combattiamo e mai una
cosa così avevamo incontrato, sti bastardi caotici sono troppi, belve schifose, verdi...-
- Uriel!!!! che DOBBIAMO FARE!!!!! è una casino!!!!- Tiberius pensa che la tecnica del muro di scudi era ancora da perfezionare...i suoi compagni non erano ancora pronti a trovarsi di fronte a un passo da belve schifosamente reali...poi in un attimo un piccolo essere salta al di la' d'una "torre" -URIEL!!!!!!!!!!!- un attimo, un secondo proprio...e un uomo enorme che imbraccia un portone in legno schiaccia lo sgorbio verde contro le pareti del forte...-UNA PORTA!?!?!?-
-non lo avevo notato, ma quanto è grossa quella recluta?Deve essere uno di quelli che abbiamo
preso tre giorni fà...-pensa il giovane picchiere....e incredulo vede questo grosso omone ringhiare in faccia agli orchi, più forte di loro, incitare con successo la truppa...
finito tutto, vedo Uriel che va a ringraziare la recluta per avergli salvato la vita... "come ti chiami" gli dice il capitano "Xander...Xander Delarge" rispose con un sorrisone questa strana recluta-
-Un soldato in più, esperto sembra, ottimo, abbiamo bisogno però, di più persone.
Per conquistare la libertà ...si libertà...non so ancora se è per questo, ma adesso Wermat è la mia casa, ed Elea la terra che amo...