Figlia di piccoli nobili, ancora in fasce, Ailen venne portata a Eldatar, una grande città sacra, dove s’innalzava il tempio della dea e risiedeva un antico ordine di cavalieri, dediti alla protezione delle estese terre che la circondavano. Destinata a diventare una sacerdotessa, quando aveva sei anni scongiurò, per caso, un colpo di stato. Il fatto venne visto come un presagio: il destino per lei riservato era quello di indossare l’armatura di cavaliere. Passarono anni.
Quando compì i sedici, incontrò ad un torneo un aitante cavaliere, Harians. Come se fossero sotto la forza di un incantesimo, dimentichi di tutto, i due si ritirarono in una casupola sulle montagne. Fino a quando, il giovane venne rintracciato dalla sua gente che portava la notizia della morte del padre. Dovette dunque partire lasciando a malincuore Ailen e la figlia che portava in grembo, convinto di poter tornare prima della sua nascita. Intanto Ailen resasi conto dell’impossibilità di rimanere con lui, si decise a porre fine a quel sogno. Alla nascita prematura della bambina, subito questa venne consegnata ad un’onesta famiglia. Alla levatrice venne intimato pena la morte di dichiarare che entrambe, madre e figlia non erano sopravvissute, e Ailen ritornò a casa, dove da tempo l’attendevano credendola irrimediabilmente prigioniera in mano nemica. Quando Harians, di ritorno, venne informato,il dolore lo annientò, e preso il posto del padre divenne un re sanguinario che sfogava la sua disperazione in assurde guerre. Ailen, era anch’essa molto cambiata, si allontanò da colui che aveva sempre considerato più di un fratello, e divenne simile al nuovo Capitano, uomo con pochi scrupoli e ancora meno pietà. L’esperienza le aveva fatto perdere la fede nel codice e l’aveva convinta che l’ordine che la città aveva instaurato nei secoli fosse da difendere ad ogni costo. Ma le campagne di cieca conquista di Harians giunsero fino al confine delle terre protette da Eldatar. Avvenne una grande battaglia fra i loro due eserciti, il fratello di Ailen cadde sotto la follia dell’unico uomo che lei avesse mai amato. Lei lo inseguì fino ad una stretta valle isolata, senza averlo scoperto, ma al momento dello scontro lui la riconobbe e lasciò cadere la spada a terra pronunciando il suo nome. Allora lei capì cosa fosse successo e non potè far altro che scappare da lui. La guerra intanto continuava e non sembrava avere soluzione. I due decisero perciò di incontrarsi per l’ultima volta, per decidere di mettere fine alla distruzione. Ma durante l’incontro non riuscirono a rimanere freddi e distanti ed un altro nobile cavaliere di Eldatar che, pazzamente innamorato di Ailen, l’aveva inseguita, vistola con l’altro, perse la testa. Così mentre questi si lasciavano pieni di ritrovata speranza, inseguì Harians e con un colpo alle spalle gli tolse la vita. Tutti credettero che la colpevole della sua morte fosse Ailen, i nemici erano sconvolti, ed ora senza il loro re nulla li spingeva a cercare ancora altra guerra, ma richiedevano la vita dell’assassina. Ormai ad Ailen non importava più nulla, per la seconda volta tutto quello in cui credeva era andato distrutto. Convinse i suoi ad accettare la condanna in cambio di un’alleanza. Fu così che venne giustiziata una mattina di primavera e smise di essere Ailen. Il suo vecchio maestro e capitano riuscì però a salvarla ingannando tutti con uno stratagemma. Lei non fu molto contenta d’essere ancora viva, ma lui le fece giurare che mai avrebbe attentato alla sua vita, ripetendo il gesto del vero assassino buttatosi da una rupe, e dandole il nuovo nome di Dankeji la lasciò andare.
Dankeji vagò per molti anni, trascinata dal peso della sua vita e da una crescente avversione, che andava maturandosi nei confronti degli uomini. Perse il gusto e la volontà di mantenere salda la forza delle sue braccia e della sua mente. Fuggiva la compagnia dei suoi simili, sopravvivendo con quello che trovava nelle foreste, nascondendosi a tutti e cercando di evitare ogni incontro. Solo durante i lunghi inverni si avvicinava, affamata come un lupo, a qualche misera casa. Risultava molto difficile farsi dare del cibo ed una notte tiepida accanto agli animali, il suo aspetto non era incoraggiante, e lei conservava ancora un grande orgoglio. Così perlopiù rubava, e per scaldarsi si nascondeva negli angoli bui delle stalle ascoltando le discussioni degli ignari contadini, che commentavano stupidi l’irrequietezza delle bestie.
Condusse questa vita fino a quando, stremata, si ritrovò nei pressi di un rudere, dove venne soccorsa da un’anziana lady, sotto le cui cure ritrovò un poco di forza. Maturando una profonda riconoscenza nei suoi confronti decise di rimanere al suo servizio. Incapace di trovare pace, la lascia però frequentemente, per vagare nelle terre vicine, raggiungendo per lo più la cittadina di Barrington e l’Isola.
Skill: Nascondersi
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