"Due grandi amiche insieme eran agiunte,Bellezza e Onestà,ed or per morte son sparse e disgiunte:
l'una è nel ciel che se ne gloria e vanta; l'altra su terra che' begl'occhi amanta"
BG.:
Ali Alìdas era un famoso commerciante di seta di Samarcanda che arricchitosi decise di affidare la prospera attività al fratello per trasferirsi con la moglie,Lady Rhamahd,nelle più tranquille terre bagnate dal Mediterraneo.
Qui Lady Amaranta Alìdas nacque dopo i numerosi tentativi dei genitori di avere una prole. Desideroso di un discendente maschio,il padre non accettò mai del tutto la figlia che trattò sempre con durezza e severità e che cercò di allevare come un maschio.
Fin dai primi anni di vita,Amaranta mostrò un temperamento ribelle che non si confaceva minimamente nè all'educazione paterna,nè al ruolo che avrebbe dovuto rivestire una volta ereditata l'attività di famiglia.
Il suo unico conforto,da sempre,fu Majiandra,una scudiera poco più grande di lei considerata come una sorella da Amaranta.
Il loro primo incontro avvenne in un'afosa giornata di Coll,quando Ali decise che era giunto il momento,per la figlia,di imparare a giostrarsi tra i banchi del mercato. Per raggiungere la piazza della città,Amaranta dovette per la prima volta montare a cavallo; non essendo una cavalcatrice esperta il piccolo pony venne tenuto per le briglie dalla giovane figlia dello scudiere che per tutto il viaggio non fece altro che ridere del ridicolo modo di cavalcare della piccola lady.
Giunti finalmente al mercato la piccola bambina,di soli 7 anni,rimase impressionata dalla marea di persone di diversi accenti e razze che confliuvano dalle stradine più strette in quel luogo.
Alì si diede subito da fare cercando di vendere e comprare i più svariati tipi di merci,chiamando a gran voce la figlia per distrarla dai suoi pensieri e affidarle il suo primo vero compito da commerciante: avrebbe dovuto comprare un collana d'ambra come dono per la madre.
Avvicinatasi al banco,inizialmente non riuscì neanche a farsi vedere dal venditore ma poi alzandosi sulle punte indicò il gioiello con un gesto secco della mano "VOGLIO QUELLA". Il commerciante diverito dalla buffa bimbetta le adagiò l'oggetto tra le mani "SONO 700 MONETE, CARA". Il padre poco distante,conoscendo i prezzi delle diverse merci,si rese immediatamente conto che l'uomo stava ingannando la giovanissima donna, ma decise di non intervenire,sperando che ella se ne accorgesse da sola.
Amaranta prese l'oggetto tra le mani non togliendo mai le ceneree iridi dall'uomo. Attenta ne scrutò la titubanza nei gesti,le incertezze della voce, l'avido luccichio negl'occhi,il nervoso sorriso. Capì che l'omaccione che le si eregeva d'innanzi sicuramente voleva ingannarla.
Con la mano si sollevò sul bancone e fissando l'uomo con tono sicuro proferì "QUESTA FERRAGLIA NON VALE NEANCHE LA META' DI QUELLO CHE MI AVETE CHIESTO...AL MASSIMO POSSO PAGARVELA 200 MONETE, CARO".
Il padre per la prima volta realmente fiero della sua piccolina cominciò a ridacchiare concludendo l'acquisto con la cessione di 200 monete d'oro.
Durante il viaggio di ritorno a casa,Amaranta non faceva che vantarsi della sua astuzia innata,suscitando disprezzo nella figlia dello scudiero che strattonando le briglie del pony riuscì facilmente a farla cadere.
Inizialmente il loro rapporto non fu proprio idilliaco,anzi...Majiandra odiava l'altezzosità e lo snobbismo di Amaranta mentra quest'ultima detestava il provincialismo e la poca femminilità della scudiera.
Quest'ostilità si interruppe finalmente 5 anni più tardi:dopo una cena,durante la quale Ali era stato particolarmente duro con la figlia,questa si rifugiò nella stalla,per poter piangere senza essere vista -già allora era una ragazzina molto orgogliosa- . Ma al contrario delle sue aspettative ivi trovò Majiandra intenta a dar da mangiare agl'animali. Nonostante l'astio tra le due la giovane scudiera fu intenerita dalle lacrime di Amaranta che mettendo da parte la sua solita diffidenza cominciò a raccontarle tutto:la mancanza dell'affetto paterno,l'assenza della figura materna(più impegnata ad occuparsi di se stessa che non della figlia),la tristezza di una vita passata a studiare,l'obbligo di dover indossare sempre sfarzosi ed eleganti abiti(a parer suo piuttosto scomodi e brutti),l'ossessione di un futuro gia deciso per lei da altri,l'impossibilità di vedere l'altra faccia del mondo.
Ispirata dalla sincerità dell'interlocutrice,anche Majiandra cominciò a confidarsi,lamentandosi dei suoi problemi che apparivano opposti a quelli di Amaranta:la mancanza di un'istruzione,l'impossibilità di indossare uno di quegl'ampi vestiti e di parteciapre ad una di qelle grandiose feste(tanto odiate dall'altra),la mancanza di certezze per il futuro.
Dopo la lunga chiacchierata le due capirono di avere almeno una cosa in comune : entrambe odiavano la loro vita.
E cosi l'una cominciò a sopperire le mancanze dell'altra e viceversa:Amaranta,appena poteva correva dall'amica per insegarle a leggere e a scrivere,per portarle un altro diegl'odiosissimi abiti e per portarla con se di nascosto ad ua di quelle noiosissime feste;
Majiandra,invece,le insegnò a cavalcare,a difendersi con la spada e a godere dei piaceri della vita,portandola,all'insaputa del padre nei lochi più malfamati e nelle bettole più sporche.
Così la giovane lady cominciò a vivere due vite completamente opposte:il giorno lo trascorreva con il padre che le insegnava le scienze e la matematica,l'astuzia nel vendere e l'arte di comprare,l'abilita di trattare e di riconoscere un buon compratore da un millantatore o da un pollo da spennare;al calar della sera fuggiva dall'amica che le mostrava l'altra faccia del mondo da lei tanto bramata.
Cosi trascorsero 5 lunghi e spensierati anni.
Una notte però,Lady Rhamahd,colta da una terribile insonnia decise di uscire in giardino a far due passi.Era assorta nei suoi pensieri quando delle risate sommesse,in lontananza,attirarono la sua attenzione;aguzzando la vista riuscì a distinguere sua figlia in compagnia di quella dello scudiero. Delusa ed irritata informò Alì,che alla luce dei fatti,la stessa notte licenziò lo scudiere sfrattando la famiglia dai suoi possedimenti e pose la figlia di fronte ad un bivio: abbandonare l'amica o la casa paterna.
Poco dopo l'alba le due fuggirono dall'Andalusia cominciando a vagare senza una meta ben precisa.Giunsero in molti posti affascinanti in cui,però,non si fermarono mai a lungo:raggiunsero le vette più alte e i mari più profondi,le terre più deserte e i boschi più fitti,le desolate lande e le città più affollate.
Durante il viaggio conobbero i costumi più inusuali e le più disparate razze imparando ben presto a individuare e a difendersi da ogni sorta di truffatore,ciarlatano e malintenzionato:solo studiando i toni e le movenze di tali persone,ed imparando quindi a percepire i veri intenti di chi intralciava la loro strada,riuscirono a sopravvivere.
Tante infatti,furono le volte,in cui un commerciante più scaltro tentò di frodarle,o in cui un cavaliere,tale solo per nome,cercò di circuirle con l'inganno,o in cui un locandiere si mostrava disponibile in modo sospetto...percependo la loro mala fede Amaranta riuscì sempre a salvare se stessa e l'amica.
Dopo anni di viaggio vennero a conoscenza di un posto chiamato Avalon,dove libertà e uguaglianza guidavano lo spirito degl'abitanti,indi decisero che quella sarebbe stata la loro prossima meta.
A sole tre settimane di viaggio dall'isola,durante la notte,caddero vittime di un agguato da parte di un gruppo di banditi che le aggredirono derubarono e maltrattarono:nel tentativo di difendersi Amaranta fu colpita violentemente cadendo a terra priva di sensi.Al suo risveglio,ancora semi incosciente,trovò,accanto a lei,il corpo inerme e privo di vita dell'amica.
Dovettero passare diversi anni,pieni di sofferenze e di rancore,vissuti solo di notte nella solitudine più totale,prima che Amaranta prendesse la decisione di continuare il viaggio anni addietro interrotto dirigendosi nuovamente verso Avalon.
CARATTERE:
estroversa e disponibile,istintiva ed intraprendente,socievole e cortese:ama la compagnia di persone interessanti e non frivole.Ogni tanto quando il peso dei ricordi l'assale preferisce strsene da sola,o al più,con qualche amico fidato.Non esita a seguire il suo istinto anche se ciò la porta spesso in luoghi e situazioni sconvenienti.
Odia le smancierie di ogni tipo e le sdolcinatezze,gli uomoni troppo romantici e smielati,i complimenti banali e adulatori.Ma nonostante tutto è pur sempre una donna e non disdegna qualche attenzione.Più di ogn'altra cosa ama le sorprese e ridere.
Quando è nervosa parla tanto cominciando a divagare.
ASPETTO:
figura slanciata,alta 1.70,esile(56kg) ma prorompente nelle forme.
Ha lunghi capelli neri e soffici,occhi grandi e grigi,labbra estremamente carnose e morbide e pelle vellutata e ambrata.
Ha un piccolo tatuaggio,che tiene per lo più nascosto,sull'anca destra raffigurante una ''M'' e una ''A'' unite in modo del tutto singolare.
ABBIGLIAMENTO:
Indossa un lungo mantello nero con ampie maniche e cappuccio,pantaloni di pelle neri,una camicetta di seta bianca con le maniche lunghe fino all'avanbraccio e,sotto,una canotta nera scollata con bretelle sottili.
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Skill PERCEPIRE INGANNI
approvata anche la peculiarità degli occhi grigi
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Skill:
Empatia liv. 1
Karma 5.496
Skill: 1 di 2 --> step in eccesso 1
[il pg potrà scegliere se spendere gli step in eccesso aumentando i livelli delle skill che possiede o se richiedere nuove skill]