Lunghi capelli corvini, grandi occhi neri come il carbone, pelle ambrata e vellutata.. Non conobbe mai i propri genitori, probabilmente morti, o forse si tanto vili da pensar bene di disfarsi del peso di un neonato.. l’unico ricordo: l’uomo che la allevò, Roland, uomo schivo e riservato, per il quale nutriva profonda gratitudine unita a un forte disprezzo… spesso si chiedeva a cosa egli avesse votato la propria esistenza dal momento che mai un’emozione pareva delinearsi sul suo viso.. Aveva 17 anni quando, in una notte d’inverno, mentre un forte temporale illuminava le stanze dell’umile dimora in cui risiedeva, nella cittadina francese poco distante da Marsiglia, scese le scale che dalla propria stanza conducevano al pian terreno e vi ritrovò Roland disteso in terra in un lago di sangue… Forte l’istinto di fuggire, di correr lontano da quel posto tanto amato e tanto odiato.. cosi fu… la notte stessa, mentre veniva inseguita da tre uomini ammantati e coperti in volto, riuscì a intrufolarsi in un vicolo della cittadina trovando riparo in una stalla, entro la quale rimase per parte della notte…all’alba il risveglio fu traumatico… venne catturata e percossa dai suoi inseguitori i quali la legarono e tennero in ostaggio a lungo… la domanda che continuamente le veniva posta era solo una “Dove sono i soldi ?!” ripeteva uno dei tre con voce roca e cavernosa… i soldi di Roland… lo stesso Roland la cui vita era per Adjen un mistero, lo stesso Roland che mai aveva palesato un’emozione, che mai le aveva fatto un dono… che sempre lamentava di non aver denari per un tozzo di pane in più.. Mossa dalla rabbia, dall’accecante odio nei confronti di quell’uomo, che ora scopriva averle mentito per 17 lunghi anni, riuscì a divincolarsi dai nodi che le serravano i polsi e le caviglie.. attese per ore fingendo di dormire e di esser ancora legata, fino a che approfittando del torpore del quale era preda il rapitore che quella notte era delegato a sorvegliarla, si armò dello stesso bastone che era stato utilizzato per provocarle quelle torture per giorni e giorni, e con la poca forza rimasta assestò il colpo sul capo di lui, per poi fuggire… fuggire lontano.. Sostò qui e li per varie cittadine della Francia, dimostrandosi spaesata e impaurita, venne accolta dagli abitanti dei luoghi visitati, come una ragazzina da proteggere e difendere.. Non parlava mai del suo passato, cercando pertanto di evitar di dar notizie dettagliate riguardo ciò che le era accaduto… crebbe sempre più la sua diffidenza nei confronti delle genti con cui veniva a contatto, nel tempo divenne sempre più schiva e inavvicinabile, benché apparisse spesso cordiale, gentile e disponibile, probabilmente più per necessità che per altro.. Ad una fuga, dopo poco ne seguiva un’altra… probabilmente per effettiva paura, o forse per una sorta di ossessione di cui oramai era preda.. Continuamente alla ricerca di stimoli per rassenerar quell’animo inquieto, una notte si imbarcò per la Bretagna, fino a che la deviazione della rotta prestabilita,la portò sull’isola di Avalon… naufraga e unica superstite…
skill: ARTISTA DELLA FUGA
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Skill:
Artista della fuga liv. 1
Empatia liv. 1
[Modificato da sydia 14/11/2006 22.02]