STORIA:Il mattino di un alba nebbiosa come tante ,una tranquilla imbarcazione di mercanti approda sulle rive di una cittadina vicino Barrington.Sul ponte una slanciata figura di donna si staglia contro il cielo bianco , avvolta in un nero manto,vi indossa sotto una lunga veste di seta dello stesso colore che la ricopre fino ai piedi ampliandosi a partire dai fianchi,i lunghi capelli lisci e neri come la notte che si rispecchia nel lago le si agitano intorno smossi dal vento, la carnagione è abbronzatae gli occhi verdi vi contrastano risaltandola. Muove alcuni passi verso il ponte che la separa dalla terraferma e la sua andatura è cadenzata ed elegante,l'espressione serena è di trepidante attesa....presto potra' seguire quell'energia che si sente scorrere dentro, qui forse potra' imparare a dominarla come ha fatto sua madre prima di lei, in questa terra benedetta potra' conciliare e sviluppare i suoi desideri e il suo sapere immersa nella natura tanto amata dal padre. Qui finalmente vivrà scrivendo sola il suo destino. Assorta in questi pensieri scende a terra per salire sulla carovana che la portera' ad Avalon l'isola sacra, l'isola della magia. ?????????????????????????????????????????????????? Imalhè nasce 23 anni or sono a Grenaby un paese dell'isola di Man. Di origini Gaeliche la sua famiglia è composta dall'insolita unione fra la madre maga e il padre druido. La sua è un infanzia felice anche se fin dalla piu' tenera età la madre le insegna disciplina e determinazione convinta che piu' di ogni altre queste doti le saranno indispensabili, di contro il padre cerca di compensare il rigido insegnamento portando con se la piccola e facendole trascorrere lieti momenti in mezzo alla natura dalla quale apprende giorno dopo giorno nuovi segreti. ?????????????????????????????????????????????????? In alternativa indossa una veste di lino scarlatta con uno spacco centrale rifinito in oro, la sovrapposizione dei due teli parte da un taglio sotto il seno che ne evidenzia le forme prosperose per scenderle fino ai piedi. Imalhè è alta mt 1,70
bg:
Nebbia…nebbia…ancora nebbia…non che fosse un panorama insolito a Man, ma quella mattina la nebbia profumava…sì profumava di libertà!
Già vi sento dire…” che frase banale” sì…in effetti ammetto la mancanza di originalità, ma lascerò che sia il mio istinto a parlare ora, e che vi piaccia o meno questo è quello che dice…
Dicevo della nebbia, sì la nebbia profumava…forse perché era la prima volta che ne sentivo la frescura velarmi il volto, sapendo che a lungo la stessa nebbia non lo avrebbe sfiorato, o almeno così pensavo…
Il porto di Castletown Bay , il piu’ vicino alla cittadina dove vivevo, era semideserto…che io ricordi vi era soltanto la chiglia legnosa della “Mandragore” attraccata al molo…tanto meglio,pensai, niente sguardi al passato e via verso la nuova meta…
E invece no…
Come se la nebbia stessa fosse l’eredità che abbandonavo…tutti i ricordi legati ad essa e al mio passato esplosero nella mia mente con il rombo di una cascata. Per quanto sia seccante ammetterlo, sì, avevo già un sentore di nostalgia…nostalgia di tutto: della famiglia, di mia madre, di mio padre…e della nebbia che ogni giorno mi avvolgeva per salutarmi…
Alla luce di un ignoto futuro, persino le giornate spese con mia madre passate a fortificare la mente e la mia determinazione mi sembravano meno pesanti…in fondo lei lo faceva perché riteneva fosse una buona cosa, sapete lei era maga e si sa…i maghi sono fissati con la mente e certe cose, ma devo riconoscere che a qualcosa è servito…poiché in più occasioni tali insegnamenti sono tornati utili, di rado infatti ero solita demordere da un obiettivo che mi ero prefissa,e altrettanto di rado mi distraggo nell’esecuzione di qualcosa che mi preme molto...addirittura una volta da bambina sono riuscita a ripetere una poesia lunghissima senza smettere ne’ dimenticare nessun verso e senza mai perdere la concentrazione, proprio come mi esercitavo a fare con mia madre...il tutto con i bambini del villaggio che gridavano e mi prendevano in giro…poi li ho presi a sassate.
Purtroppo quei tempi sono passati…e anche io non sono più la stessa…
Ora voglio scoprire, voglio sapere che esiste qualcosa di emozionante oltre quella nebbia…AVALON!!!Ecco dove andrò!!!
Me ne parlava sempre mio padre, un druido di alto rango, quando cercava di portare morbidezza e tenerezza per mitigare le strigliate di mia madre…
Sì…è proprio lì che mi condurrà questa nave, ammesso che non mi tocchi traversare a nuoto…non sembra essere in ottimo stato…
Ora che sono arrivata,in effetti devo ammettere che se non fosse stato per la mia proverbiale capacità di autocontrollo…avrei passato il viaggio sul ponte della nave a stare male, ma fortunatamente sono riuscita a trattenermi dal lasciare che il mal di mare avesse il sopravvento continuando a canticchiare le canzonette e le filastrocche che utilizzavo nelle “lezioni” di mia madre per mantenere la calma e restare fredda di fronte alle avversità…e di fronte all’incredibile desiderio di dare di stomaco!
Orbene…qui ad avalon sono giunta…adesso resta da chiedersi cosa fare…eppure sono certa che non mi annoierò…già il primo passo sulla terraferma dell’isola mi ha fatto sentire meglio, certamente perché mai prima d’ora mi era sembrata tanto cara la terra, ma anche perché la nebbia mi ha accolto…e mi sono sentita a casa…mia madre avrebbe senz’altro detto che era un ottimo presagio…anche lei mi ha parlato tanto e con amore di questa terra magica e per una volta mi voglio fidare di lei, CI CREDO ANCHE IO!
Inizierò dalla locanda…sì mi ci vuole davvero qualcosa di forte adesso…e perché no anche dopo…
skill volontà di ferro
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Skill:
Volontà ferrea liv. 1
Karma 7.938
Skill: 1 di 3 --> step in eccesso 2
[il pg potrà scegliere se spendere gli step in eccesso aumentando i livelli delle skill che possiede o se richiedere nuove skill]