La compagnia di quel vecchio lupo di mare incredibilmente taciturno iniziava a stancarlo. Chi non lo sarebbe stato,dopo che la propria lingua fosse stata recisa per aver pronunziato invano il nome dell'Unico? Un lieve sorrisetto andò a increspare le labbra sottili del giovane scriba,mentre gli occhi colore del cielo in una bella giornata d'inverno non smettevano di squadrare il marinaio.Quanto tempo era passato da quanto si era imbarcato? Mesi, forse addirittura un anno. Quei vecchi sciocchi del tempio erano troppo impegnati a farsi l'un l'altro le scarpe, per comprendere il vero significato dei segni che Set continuava a lasciare sotto ai loro adunchi nasi. Giovane impudene. Così l'avevano ammonito la prima volta che aveva provato a mostrarglieli. Eppure era così evidente: prima quel cerchio trafitto da uno strale, lasciato sulla sabbia dinnanzi al tempio dalla tempesta, poi il sole che si oscurava,lasciando intravedere solo un anello ardente.. Infine quel serpente dalla pelle dorata che indicava il cammino. Ed egli sarebbe stato pronto a giurare che la scia del rettile puntava proprio in direzione Nord Ovest. Faceva freddo, lì al nord dove s'era spinto, ma finalmente la nebbia prendeva a diradarsi.
Terra! Così verde da sembrare l'isola del Mat, ma con un lungo dirupo di un bianco marmoreo che solcava gran parte della costa.Ma in fondo cosa importava? Ormai aveva trovato il paese dove il suo Dio aveva voluto condurlo e finalmente avrebbe potuto dimostrare ai suoi "superiori" che egli aveva ragione. I suoi giorni al tempio sarebbero stati ripagati.
Ricordava il primo giorno che Vi era giunto come fosse passato un solo istante da quando lui,orfano di entrambi i genitori, era stato affiancato da quella enigmatica figura che con il suo fascino l'aveva convinto a seguirlo. Un vecchio culto ormai dimenticato, eppure l'unico che porti gloria ai propri seguaci. Così l'aveva definito quello che di lì a poco sarebbe divenuto il suo mentore.
E quanta fatica,quanto impegno per risultare il migliore. Ma la sua mente era sveglia, la sua fede in breve era divenuta incrollabile. Non c'era niente di quei vecchi riti che non comprendesse meno dei più anziani. Ed era certo che anche Seth l'aveva notato,altrimenti perchè donargli quei segni?
Mille e mille volte aveva letto e riletto la profezia di Colei che avrebbe assimilato il suo Dio assieme al malvagio fratello che ogni anno moriva e resuscitava, arrivando a possedere entrambe le loro qualità, rendendo così impossibile la nascita del regno del Rosso. Sentiva che il suo compito era proprio quello di impedire a Lei di compiere ciò, portando nuova gloria al luminoso custode dei segreti del mondo dei morti. Non avrebbe fallito.
Sbarcò subito,bagnandosi quelle vesti troppo leggere per il clima impervio del posto e troppo abbondanti per un giovinetto secco com'egli era. Abbracciò la sabbia,si cosparse il viso di terra rovinando il trucco rituale che ogni mattina si applicava attorno agli occhi.Poi si volse e sorrise ancora una volta al vecchio. Era stato una buona. Aveva svolto un egregio servizio. Meritava una ricompensa.
Mentre Iker, Sacerdote di un culto dimenticato, si allontanava lungo un verde sentiero di Britannia, il corpo del lupo di mare ondeggiava,sbattuto dai placidi moti del mare. La gola gli era stata recisa e un bel colore rosso vivo tingeva le chiare acque. Il colore di Seth.
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