Era una limpida e calda giornata primaverile nell’accogliente terra dell’Andalusia Meridionale quella che vide nascere la quarta figlia di Vesna e Ruk. Una bellissima bimba dai dolci occhi di giada aperti sul mondo, attenti e curiosi.
Secondo le abitudini dei gitani, popolo a cui apparteneva, la piccola fu separata dalla madre e lavata da una donna del gruppo che aveva in precedenza scavato una buca nella terra soffice di pioggia e l’aveva riempito d’acqua. Questo rito aveva il compito di renderla pura, di darle forza e fertilità secondo le antiche usanze della sua gente.
Solo a questo punto la bambina fu riportata dalla madre ed il padre fu avvertito di andare alla tenda dove la moglie riposava per riconoscere la figlia, ma egli ebbe solo il coraggio di osservala di nascosto e se andò senza mai dare un nome a quell’ennesima femmina!
Gemma fu il nome che le diede il vecchio nonno materno, pensando a lei come ad una delicata verde gemma di primavera, la prese con sé allevandola con amore e secondo le abitudini nomadi.
La guidò attraverso terre sconosciute, viaggiando sul carro, fermandosi di tanto in tanto, per poco tempo e poi ripartendo lasciando quasi che fosse il cavallo a scegliere la strada. E fu durante le brevi soste che le insegnò come procurarsi il cibo , ad usare il coltello per intrecciare cesti di paglia, a riconoscere le erbe benefiche da quelle nocive e come avvertire per tempo i pericoli per sfuggirne veloce. Le insegnò a vincere il disprezzo, le preoccupazioni per il vivere quotidiano; le insegnò l’amore per le tradizioni.
Ed ella imparò ad amare le passeggiate sotto le stelle, a vivere una vita disagiata dai continui spostamenti. Le bastava avere per tetto il cielo, un fuoco per scaldarsi e le sue canzoni quando era triste.
Ella ballava con più foga, rideva con più gusto, piangeva con più disperazione, si rialzava con più forza di chiunque altro, la sua passione era accentuata dalla sensualità di quella folle musica improvvisata.
“Zingari si nasce….” le ripeteva spesso il nonno a lei che
aveva innata la voglia di libertà. Libertà che la portò non ancora ventenne a rifiutare il matrimonio che era stato deciso per lei secondo le usanze nomadi, fuggendo poi di notte dal suo accampamento.
Non fu un viaggio privo di rischi, fatto da sola , unico vero compagno l’inseparabile cavallo.
Viaggio che la portò a diffidare degli altri a vivere talvolta ai margini della società ed a capire che non tutti sono buoni e gentili.
Viaggio in cui per sopravvivere imparò l’arte del mentire e del nascondersi; più volte infatti fu costretta a rifugiarsi in un bosco, o in un cespuglio di rovi, a trovare nascondigli ove riposare la notte pur di non essere trovata da alcuno.
E fu così che giunse dopo alcuni anni ad Avalon, sulle tracce delle storie sentite raccontare dall’amato nonno attorno ai falò del campo, seguendo il vento, le stelle e il desiderio di libertà.
Skill: nascondersi
_______
Skill:
Furtività liv. 1
Karma 9.371
Skill: 1 di 4 --> step in eccesso 3
[il pg potrà scegliere se spendere gli step in eccesso aumentando i livelli delle skill che possiede o se richiedere nuove skill][Modificato da Venu$ 30/03/2006 0.16]