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orgoglioso di non essere come voi

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2005 00:52
08/02/2005 17:18
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una premessa fondamentale, per prevenire le vostre cazzate: non sono mai stato ne' mai saro' comunista. Socialista si', ma mai comunista. Per me stalin e' uguale a Hitler, l'Urss uguale all'Italia fascista.

E quindi, sapete che c'e'? dopo avervi letto, tutti quanti, mi viene solo da dire una cosa. sono ORGOGLIOSO di non essere militare. E sono ORGOGLIOSO di non avere amici militari.
avete, tutti quanti, il cervello a schede, ne levi una e ne metti un'altra. rigidi come dei pilastri di cemento armato e, soprattutto, degli esaltati del cazzo, dall'incursore fichissimo e very hard - btg, spt, csm, rpt o come cazzo si chiama - al povero cuoco sfigato.
andate, andate in iraq. a portare la vostra democrazia con i mangusta e gli ariete. andate. ma se morite non rompete il cazzo. e non chiedeteci di chiamarvi eroi. NON LO SIETE. eroe, invece, e' il barbone che salva due ragazze dai naziskin che le vogliono violentare e finisce in coma, o l'immigrato che muore per salvare un italiano che stava annegando.
l'italia e' anche questa, vi piaccia o no. l'italia e' fatta anche di gente, che per fortuna e' ancora la maggioranza, che vi tollera, non vi ama. ricordatevelo, ogni tanto. ricordatevi che la vostra Patria, per cui vi fate tante pippe mentali, per noi e' soltanto patria. e che si vivrebbe meglio, nel mondo, senza di voi. senza tutti voi e le vostre armi del cazzo.
state bene eh
08/02/2005 18:58
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se sei qui per offendere, non mi abbasso al tuo livello quindi non ti mando a fare in culo.
E' facile parlare così, la differenza tra noi e te è semplice, noi abbiamo serivto una bandiera tu non hai il coraggio di servirne nessuna.

quindi non ti tico : nè coglione nè altri termini che hai usato tu, ti dico solo, è facile disprezzare chi muore se chi lo fa non ha il coraggio di vivere
MEMENTO AUDERE SEMPER
09/02/2005 00:30
Post: 19
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Mi fai ribezzo
[SM=g27826] Caro nano70,
penso che 70 sia la tua data di nascita, e presumibilmente dovresti avere 35 anni, 10 più di me, e nonostante tu sia più grande di me dovresti dire parole di man forte ma ciò nonostante tu non sei altro che di un'ignoranza e sopratutto di un'ipocrisia che mi fa ribrezzo(nota titolo)non so che lavoro fai, cosa fai la Domenica, e come passi le tue giornate, ma ti dico che mi piacerebbe sapere, sopratutto mi piacerebbe sapere come passa la giornata uno sfigato, frustato dal lavoro in ufficio (perchè sicuramente sei un'ingranaggio della "PATRIA" ma parassita)dalla ragazza, moglie, compagna che te la dà una volta alla settimana (se ti piacciono le donne ovvio) e insoddisfatto da tutto quello che ti gira attorno, come tatocomo non mi abasso al tuo livello ma tu sei e rimarrai per sempre un verme, il forum fortunatamente è libero ed aperto a tutti ma le tue cazzate valle a dire altrove, vergognati.
Non chiamare eroi uomini che vanno oltrepaese a difendere i diritti degli altri, non i propri quelli degli altri e non chiamare Patria un paese che ti dà lavoro, sicurezza e qualunque altra cosa desideri (nei limiti possibili).
Mi sono anche divulgato parecchio, ho perso troppo tempo dei miei 25 anni a giuducare un'idiota.

Per mare Per terram......S. Marco
Patria e onore(no pizza e birra)
P.S. hai forato bello!!!![SM=g27812]
09/02/2005 12:45
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Per nn70, leggi i vari post di rimpianti, emozioni, e dedizione che ci sono nel forum..............[SM=g27811]
10/02/2005 10:25
Post: 13
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Questa è la democrazia?????????????????????
E' sorprendente che uno che si dichiara di essere orgoglioso di non essere come noi sprechi il suo prezioso tempo per leggerci tutti e criticarci senza aver fatto neppure il servizio di leva.

Dicono alcuni saggi indiani che prima di poter giudicare devi percorrere almeno un miglio con i moccassini di chi intendi giudicare.

Ma noi siamo in un paese dove per fortuna la Democrazia per la stragrande maggioranza degli Italiani vuol dire rispettare le idee ed i valori degli altri.

La "democrazia" del paladino che ci offende sembra tanto prevaricazione e violenza addirittura una linea ben precisa su come ci si deve comportare e su cosa è giusto fare.

Il fatto è che noi siamo ORGOGLIOSI di non essere come te.

Noi siamo Orgogliosi di quello che abbiamo fatto per la Nostra Bandiera e siamo Orgogliosi dei nostri ragazzi impegnati in Missioni di Pace.

Ti invito a non sprecare il tuo prezioso tempo e sopratutto rimani nell'anonimato che contraddistingue la tua vigliaccheria.


Per Mare Per Terram
San Marco !!!!
Nicola Tropeano
Vice Presidente
Gruppo Nazionale Leone di San Marco
10/02/2005 11:03
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????
NN70, scusa se te lo kiedo, ma hai cambiato spacciatore, vero??
"Quando corpus morietur fac ut anime donetur"
10/02/2005 13:53
Post: 8
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non è drogato, lui è uno degli stronzi che dorme sotto la coperta della democrazia vuole la pace e odia le armi, ma non capisce che c'è qualche pazzo che con le armi gli garantisce pace serenità e democrazia.
MEMENTO AUDERE SEMPER
11/02/2005 01:44
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Giusto!!![SM=g27811]
11/02/2005 12:28
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"Grazie a Dio sono Italiano"
Articolo del:

16 novembre 2003

La Sicilia

"Grazie a Dio sono Italiano"

IL DIARIO. Il Ministro della Difesa, reduce da Nassiriya, racconta per il nostro giornale la visita al contingente italiano. "Lo sguardo dei nostri militari è sereno e deciso, è lo sguardo del giusto, di chi sa di compiere un suo dovere irrinunciabile".

Antonio Martino

Ci sono momenti in cui i nostri sentimenti prendono il sopravvento sulle nostre capacità di autocontrollo. Ricordo ancora il giorno in cui cadde il muro di Berlino: telefonai ad un mio amico tedesco, notissimo economista monetario e persona tranquilla e razionale. Il suo commento fu: "Ho paura delle mie emozioni". Sul momento pensai fosse un modo inusuale di esprimersi. Avantieri, a Nassiriya in visita al nostro contingente dopo lo spaventoso atto di barbarie terroristica, ho capito esattamente cosa il mio amico Herbert intendesse dire. Il cordoglio. Lo sdegno, la rabbia, tuttavia, per quanto forti sono stati sovrastati da un sentimento del tutto diverso: l'orgoglio prorompente. irresistibile di essere italiano.
Lo sguardo sereno dei feriti che ho potuto incontrare all'ospedale, la loro tranquilla determinazione mi hanno dimostrato ancora una volta di che pasta sono i nostri militari. Abbiamo la fortuna di essere difesi e rappresentati al l'estero da persone che hanno un senso dell'onore ed un senso del dovere troppo spesso assenti ed ignoti nelle amministrazioni civili. A completare il trionfo delle emozioni è stato il discorso del comandante inglese che, dopo avermi espresso il cordoglio suo e dei suoi uomini per l'orrenda accaduto, ha usato espressioni talmente lusinghiere sulla professionalità e l'umanità dei nostri uomini da risultare quasi imbarazzanti.
Dopo avere elencato le tantissime cose fatte a vantaggio della popolazione irachena (ripristino di infrastrutture elettriche, idriche e di trasporto, controllo della distribuzione del carburante, addestramento delle forze dell'ordine irachene, soccorso sanitario, ripristino della funzionalità di ospedali e scuole, e così via) è arrivato a dire: se abbiamo potuto realizzare in poco tempo tutte queste cose "è stato solo grazie ai militari italiani, alla loro grande umanità ed alla conseguente popolarità che riscuotono presso la popolazione locale".
Questa è l'Italia di cui essere fieri, come lo è l'Italia delle lettere, dei messaggi di posta elettronica, dei fiori, che si è stretta attorno alle nostre Forze Armate coralmente, con grande affetto. Ogni italiano ha subito a Nassiriya un lutto familiare, perché le Forze Armate sono per gli italiani parte essenziale di questa nostra grande famiglia che è l'Italia. Persino il Parlamento è riuscito, nel pomeriggio delle informazioni del governo, a dare prova di dignità e di compattezza, stringendosi unanime attorno ai nostri militari.
Tutto questo è bello e vero ma, com'è ovvio, non sono mancate anche le voci stonate, gli sciacalli che hanno approfittato dei nostri morti per usarli a scopi di non esaltante polemica politica. E' purtroppo normale che sia così e non dobbiamo attribuire a queste meschinità eccessiva importanza. Basterà soltanto non dimenticare che i nostri militari si trovano in Iraq in base ad una decisione del governo approvata dal Parlamento, compiono cioè il loro dovere. Né dimentichiamo che quest'ultimo, confortato anche da una risoluzione unanime del Consiglio di sicurezza dell'ONU, non consiste nel tentativo di sopraffare, colonizzare, annettere l'Iraq, ma nell'aiutare quello sfortunato Paese a riprendersi da decenni di dittatura sanguinaria, feroce e corrotta ed avviarsi verso la normalità. Sappiate che i nostri uomini in divisa sono talmente amati dalla popolazione che in varie occasioni il loro passaggio è stato salutato dagli applausi degli iracheni. Questi ultimi negano con sdegno che l'atroce, barbaro attentato possa essere stato compiuto da loro connazionali e condannano vivacemente l'accaduto.
Paradossalmente, i nostri sono morti proprio perché ben visti dalla popolazione locale. A programmare e compiere l'attentato sono stati i nemici degli iracheni, quanti non vogliono che l'Iraq torni alla normalità, alla democrazia, alla libertà, e quanti vorrebbero il ritorno di Saddam. Costoro sanno bene che se riuscissero a far desistere dal loro lavoro noi italiani e i militari degli altri paesi impegnati, se li convincessero ad andarsene, l'Iraq ripiomberebbe prima nel caos e poi nella dittatura. Un Iraq prospero (lo può diventare), democratico (non è vero che non possa diventarlo) e libero (lo è già in misura enormemente superiore al passato), costituirebbe un esempio che metterebbe a rischio i regimi dispotici e corrotti di alcuni suoi vicini e non sarebbe più un santuario per i terroristi di AI-Qaeda e non solo.
Per questo la nostra presenza in Iraq è essenziale: perché lì si combatte una battaglia decisiva fra terrorismo globale e civiltà, fra democrazia e tirannide, fra umanità e barbarie. I nostri militari lo sanno. Nessuno di loro ha mai neanche per un istante contemplato la possibilità di abbandonare l'Iraq, consegnandolo ai terroristi. Lo sguardo degli italiani di Nassiriya è sereno e deciso, è lo sguardo del giusto, di chi sa di compiere un suo dovere irrinunciabile.
Il tenente Martino di Reggio Calabria mi ha regalato la striscia col suo nome: l'ho subito indossata. Mi aiuta a sentirmi uno di loro, come si sentono oggi tutti gli italiani degni del loro Paese.
11/02/2005 15:30
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Asinus in cathedra


Excusatio non petita, accusatio manifesta :Scusa non richiesta, accusa manifesta

La tua premessa e' lo specchio della tua anima, le tue radici ideologiche appaiono ben chiare, mentre vedo i tuoi ragionamenti alquanto contorti.
Un consiglio, non sprecare il tuo tempo ad inveire contro chi mette a repentaglio la propria vita, anche per te. Essi non chiedono il tuo plauso ne tantomeno cercano gli onori della ribalta. Lavora per la pace e la democrazia; quella pace vera e non quella dei cortei, dei fannulloni e dei girotondini, dei filosofi da salotto e dei scansafatiche sfatti di coca o altro.
L’ITALIA, quella reale, fatta di gente in carne ed ossa, e' molto diversa e complessa di quella che tu credi. La tua miopia intellettuale e' la stessa che affligge una certa componente politica italiana, la quale ancora non distingue la realta' dai falsi miti. EROI sono tutti coloro che, aldila' degli schemi, danno un contributo sostanziale alla vita ; dalla famiglia alla PATRIA nell’ottica piu' ampia della pace nella democrazia del mondo.
Se oggi, per la prima volta nella loro secolare storia il popolo iracheno ha potuto votare, e' stato anche grazie a quei ragazzi che tu disprezzi e ai loro immensi sacrifici.

N.B. Tutto cio' che ho scritto puo' apparirti un mare di ca.......te, come tu le definisci. Cerca di comprendere che, in una societa' democratica come la nostra, la liberta' di espressione e' sacra ma sempre se rispetta i dettami della correttezza. Con questo chiudo e ti ricordo che avrei potuto, semplicemente con un click, cancellare (delete) il tuo post, invece sono qui ad invitarti ancora nel nostro forum, spero che il tono sia come dire piu' riflessivo la prossima volta.

Per la PATRIA e l'ONORE per la PACE e la DEMOCRAZIA.[SM=g27811]
per mare per terram
SAN MARCO!

Alfredo
11/02/2005 16:59
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orgoglioso, il seguito
non ricordo piu' in quanti modi mi avete descritto e insultato. ricordo pero' che nessuno di voi, tranne Alfredo, ha provato a rispondere a una delle mie 'provocazioni'. Perche', e mi sembra evidente che non l'avete capito, quelle erano provocazioni per aprire un dibattito.
e quindi. io il militare l'ho fatto, nel 91, come caporale istruttore. insegnavo, dunque, nonostante la mia ''vigliaccheria'' come qualcuno di voi l'ha definita e le mie idee, a fare il militare a qualcuno che non ne sapeva nulla. A rispettare le regole, a capire l'importanza del fare squadra, a non mollare mai, a non lasciare nessuno in difficolta'. E a sentire i ragazzi che componevano le mie squadre (e a riguardare le loro lettere) mi sembra che l'ho anche fatto bene. so, dunque, cosa significa essere militare. Ed e' proprio per questo che vi critico.
critico il vostro modo spicciolo di dividere il mondo, esattamente come critico il modo di pensare dei girotondini, no global e pacifisti dell'ultima ora. Come loro, non riuscite a pensare, e soprattutto a credere, che vi siano vie di mezzo e che il mondo non sia solo bianco e nero ma abbia diverse sfumature. non riuscite a vedere che se ci sono parole, azioni e idee giuste in quello che dite e fate, ci sono anche dalla parte opposta alla vostra, che non condivide nulla del vostro modo di vivere. vi riempite la bocca di patria, onore, eroi, liberta', esattamente come i no global si riempiono la bocca di pace, nowar, democrazia. ma nei fatti, voi come loro contribuite a creare un mondo diviso, in cui da una parte sono per forza tutti buoni e dall'altra tutti cattivi.
e critico il vostro formalismo, la vostra rigidita', il vostro senso dell'onore, che nella maggior parte dei casi diventa orgoglio.
Qualcuno di voi ha scritto che me ne sto tranquillo sotto la coperta della democrazia perche' voi me lo permettete. Vi assicuro che la coperta sarebbe molto piu' sicura se voi - ma soprattutto gli americani - non andaste in giro per il mondo a fare gli sceriffi. La democrazia, la liberta', non si impongono: si conquistano. Ogni popolo deve conquistarsele, con i suoi mezzi e i suoi tempi. Noi occidentali ci abbiamo messo due secoli e due guerre mondiali. Lasciamo a loro il diritto di scegliersi il loro futuro.
A meno che voi non vogliate credere a tutte le balle che vi raccontano sulla 'minaccia' islamica'. A meno che voi non vogliate credere che c'e' un 'asse del male' e uno del bene. Perche' se cosi' e', se veramente credete a tutte queste stronzate senza capire che e' politica spicciola che serve soltanto a portare avanti i propri interessi, allora veramente non c'e' nulla da dire.

Ps: per il lavoro che faccio (che non e' frustrante victorbari, te l'assicuro), sono spesso a contatto con voi e con i vostri vertici. O meglio, so, per esempio, della missione in Iraq molto piu' di quanto sanno alcuni di voi. ed e' inutile che mi postiate quanto detto dai vari martino, perche' le loro parole le conosco prima che voi le leggiate. anzi, vi do io una notizia: i mangusta - una macchina da guerra non male, altro splendido modo di andare a portare la democrazia - arriveranno in iraq dopodomani.
state bene eh, salutatemi la patria quando la vedete. io intanto me la vivo.
11/02/2005 18:19
Post: 11
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nn70
la mia replica secca e estintiva, ho militatato 6 anni nell'allora movimento sociale e dopo 3 aggressioni da parte dei presunti pacifisti. Da sdi mi sono preso le uova dai pacifisti spezini senza poter reagire questa volta , ti dico mi fate schifo e con voi non accetto dialogo!! Ne ho le sacrosante ragioni
MEMENTO AUDERE SEMPER
11/02/2005 18:54
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tatocomo
hai militato sei anni nell'Msi...e' ovvio che non accetti dialogo. non ne sei capace.
pero' se vuoi fai sempre in tempo ad imparare. forse

12/02/2005 01:53
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[SM=g27818] ????
No understand!!!
12/02/2005 02:05
Post: 14
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offese ????????

Egregio Signore lei non è stato in nessun modo offeso da chi le ha risposto sino ad ora.

Lei travisa la realtà dei fatti basta leggere quello che definisce una provocazione per aprire un dibattito.

Lei ha insultato i Caduti di Nassiria, Lei ha insultato la memoria del Maresciallo Simone Cola ultimo Italiano caduto, del Lagunare Matteo Vanzan, dei Carabinieri Domenico Intravaia, Daniele Ghione, Massimiliano Bruno, Giuseppe Coletta, Alfio Ragazzi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Ivan Ghitti, Andrea Filippa, Filippo Merlino, dei Soldati dell'Esercito Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Orazio Majorana, Enzo Fregosi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci, e dei Civili Marco Beci e Stefano Rolla.

Uomini che la Pace hanno cercato di portarla davvero bagnandola con il loro Sangue.

Quando poi si definisce un'informato vicino ai nostri vertici ed a noi allora per lei perdo anche il rispetto umano, nelle sue frasi non c'è provocazione nelle sue frasi c'è ignoranza offese gratuite verso chi piange un caro che ha dato la vita per ciò in cui credeva.

Quando dice di essere stato un istruttore le auguro che nessuno dei suoi allievi possa mai riconoscerla in ciò che scrive in quanto credo che anche in questo caso lei perderebbe il rispetto di coloro che di lei si fidavano.

Parliamo di fiducia che fiducia può dare un "VIGLIACCO" come lei che scrive testualmente "se morite non rompete il cazzo" per provocare???????

Lo ripeto di nuovo se non lo ha capito lei è un VIGLIACCO ed un provocatore e sino ad ora lei non è stato assolutamente offeso per quanto merita, sopratutto dopo il suo seguito dove continua imperterrito a dispensare pillole di saggezza spiegando al mondo come si deve vivere cosa si deve fare e cosa non si deve fare.

Se questa è la sua filosofia come le suggerivo qualche giorno fa resti nell'anonimato potrà meglio tutelare la sua VIGLIACCHERIA e potrà in pubblico far credere di essere un'illuminato.
La mia personale speranza è che da oggi lei possa raccogliere solo quello che semina, odio e dolore.


Per Mare Per Terram
San Marco !!!!
Nicola Tropeano
Vice Presidente
Gruppo Nazionale Leone di San Marco
13/02/2005 10:21
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xnn70
ciccio bello guarda che è la tua parte politica che sa solo dialigare con spranghe e agguati!! non fare il democratico, dato che anche il tuo ideale finsce in ismo!!!
MEMENTO AUDERE SEMPER
15/02/2005 17:57
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xnn70
mi ritrovo sul vs. sito per rispondere a nn70.
Io sono convinto che nessuno ti ha offeso in questo forum, anzi sono stati tutti abbastanza "carini" con te. Sinceramente non ho capito niente di tutto quello che vuoi, prima offendi, poi dici che volevi solo aprire una discussione. Mha..io non ci sto a capire piu niente.....Comunque ricordati: E' grazie a degli uomini in divisa che tu oggi hai una bandiera, ricordati che è grazie a uomini in divisa che tu oggi hai una patria, ricordati che è grazie a uomini in divisa che tu oggi hai libertà...ricorda tutto questo........ricordalo sempre.
15/02/2005 19:57
Post: 2
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Utente Junior
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nn70
Caro NN 70,
andiamo per punti e con civile ed “aperto” rispetto alle idee altrui e soprattutto di dialogo.
Se io vengo dentro casa sua e urino e defeco in salotto per organizzare una “provocazione”, sicuramente lei sarà alquanto spiacevolmente impressionato e dopo avermi apostrofato nei modi che a ragione le competeranno, mi butterà con ignominia, fuori della porta della SUA casa.
Lei è entrato in casa NOSTRA e così, tanto per provocare (ovviamente a pare suo, ha diabolicamente architettato una colta e intellettuale serie di trappole con aggettivi ed insolenti pensieri).
E cosa pretendeva? Che pendessimo tutti dalle sue labbra saccenti ed offensive?
Che le sue offese fossero ricambiate con apprezzamenti e petali di rosa ad ogni suo fiatare? Chi di spada ferisce, di spada perisce, caro amico arcobalenante; lei ha spruzzato feci su di noi e noi abbiamo ricambiato.
Si usa, sa….Si usava ai bei tempi di Hoxha in Albania, di Honecker in Germania Est, e s’usa tutt’ora in Cina e specialmente in Corea del Nord e Cuba, paradisi reali del suo benevolo e infallibile socialismo.
Ha il socialismo….favolosa chimara ed araba fenice nel nome del quale sono stati compiuti i più efferati crimini della storia; statisticamente certo, di più che il nazismo!
Ma in lei mio caro amico, traspare la categoria dei sinistri, quella che mi allarma di più perché convinti d’essere nel giusto perché al di sopra dell’indottrinamento di partito e per farcelo vedere e ben capire, magnificamente mi condanna il comunismo quanto il fascismo, mi condanna il “no-global” quanto il “nazi-skyn”.Hembè?
Le sembra che condannare le brutture dell’una e dell’altra ideologia, sia cosa di particolare intelligenza ed apertura mentale?
Oramai lo sano anche i bambini dell’asilo, che tante porcherie hanno fatto gli uni e gli altri e tutt’ora trama una parte, quante ne perpetra l’altra.
Io sono rattristato per lei perché in lei riconosco invece un abitante d’Utopia, la fantastica città dove tutti sono uguali, tutti solidali, tutti amorevoli verso il loro prossimo, nessuno cerca di sgraffignare all’altro, tutti si accontentano di come sono, nessuno comanda e nessuno ubbidisce.
Bello! Bellissimo! Soltanto che così non è e mai potrà essere, quindi la sua società utopica proprio perché non aderente al realtà, non sarà mai la verità assoluta: l’uomo è fatto così, con le sue debolezze e le sue grandezze; la società costituita in Stato dovrà sempre servirsi del militare perché se non comincerà l’uno, magari in capo al mondo a rompere i cosiddetti, comincerà l’altro.
Poniamo il caso che domani un libico (come potrebbe essere un croato o un albanese o altro), si intestardisce che gli italiani sbagliano; diciamo che vuol mettere ordine in questo popolo di cialtroni, tutto mandolino, spaghetti e mafia, viene a casa sua e le dice che da domani lei deve cambiare economia, società, religione, storia, modo di vestirsi e rimanere a casa il ferragosto e la domenica non andare allo stadio: lei accetta?
Lei potrebbe dirmi: piuttosto che innescare una guerra, anche se è dura, me la mangio!
Invece il suo vicino dice: io ho un mio senso dell’onore e d’orgoglio (sentimenti che a lei non vanno giù mi par d’intuire), per cui manco se mi ammazza non mi ci adeguo ed anzi, tiro fuori lo schioppo e vedo di colpire duro e dritto il rompiballe!
Chi ha ragione? Lei o il suo vicino?
Quando il suo vicino prende in mano lo schioppo, praticamente diventa un militare che rischia la pellaccia sua, sia per lei che non è d’accordo di rischiare tanto, e sia per tutti le componenti della sua nazione; cosa diciamo di quel militare? Che è un rincoglionito e pieno di idee fasciste secondo lei o diciamo che tutto sommato fa quello che tutti hanno fatto dai primordi dell’uomo: ha difeso la sua casa, la sua famiglia, la sua terra, la sua religione.
Lei mi dice che sicuramente questo tizio è un fascista, militarista, “Rambo”, e squilibrato?
Se lo dice lei…….
Ma potrebbe forse essere quel “sua” che le da fastidio? Lei è forse uno di quelli convinti che la proprietà è un crimine? Che la proprietà non dovrebbe esistere dove tutti potremmo usare collegialmente quello dell’altro?
Vorrei vedere se qualcuno volesse usare i pullover di cachemire da 500 Euro l’uno di Bertinotti, come il nostro ineffabile Fausto reagirebbe.
O se levassero la scorta armata al buon Costanzo (si, quello dello show), che notoriamente odia le armi e con l’aggressore lui intavola un costruttivo dialogo….
Ma dico! C’è veramente da capirci………
Sono d’accordo con lei quando mi dice che un popolo si conquista la libertà (e non la democrazia che è un’altra cosa), da solo e schizzando lacrime e sangue a più non posso (lo diceva George Washington per sbolognarsi gli inglesi, un americano, guarda il caso), però e d’altro canto, se a questo popolo che sta soffrendo da quarant’anni una sanguinosa dittatura del satrapo Husseyn, io che sono il più preparato militarmente vado a dare una mano per vedere di accelerare il processo d’autodeterminazione (vedi altri interventi tipo seconda ma anche prima guerra mondiale), sinceramente non mi sento ne fascista, ne imperialista, ne guerrafondaio, ne figlio del diavolo come dicono gli himam e manco mi sento uno che va ad ingerire negli affari degli altri.
Se lei vede un bambino preso a schiaffoni da un adulto cosa fa?
Resta li a guardare o interviene a difesa dell’indifeso?
Lei probabilmente resterebbe li ad attendere che il bambino risolva perché lei ritiene che ogni uno deve arrangiarsi.
Noi militaristi e militari, inquadrati e pieni di “hard” di su e di “Btg” di giù, come amorevolmente ci definisce lei, interveniamo a favore e ne siamo orgogliosi; almeno ne siamo orgogliosi più di lei che sta alla finestra a guardare, anche perché questo è il nostro senso dell’onore che parrebbe a lei non importi.
A noi sì!
Ed allora? Vuole mandarci tutti i Siberia perchè lei e gli illustri suoi sodali che hanno capito tutto del mondo, possiate vivere nella tranquilla irrealtà nella vostra città d’Utopia?
Questa è la sua democrazia?
Lasci stare le armi: le armi sono attrezzi inanimati e non pensanti: per funzionare necessità che vi sia un politico che ordini ad un militare di tirare il grilletto.
Se non ci fossero le armi……
Le armi ci saranno sempre; se non le costruisce l’uno le costruisce l’altro; per farti sapere che se vieni dentro la mia casa, ti faccio un bel buco in fronte, ogni tanto ti esterno che è maglio che tu non lo faccia e mi metto a pulire lo schioppo in giardino così mi vedi che c’ho lo schioppo.
“Si vis in pacem, para bellum!” ha detto Giulio Cesare, ed in sostanza significava: “se vuoi che nessuno ti dichiari guerra, preparati alla guerra: ci penseranno sopra più volte prima di farlo”.
Perché nessuno dichiara guerra agli USA? Oppure agli Inglesi che son pure più piccolini?
Si risponda! Ma si risponda seriamente e pragmaticamente.
E poi non è vero che la Nazione non ama i militari: direi che la Nazione non ama quello che di negativo c’è nel comparto militare ( ed è pur vero che c’è): come faccio a non amare e rispettare i Carabinieri perché un Carabiniere spaccia droga; come faccio a non amare la Polizia di Stato perché avvennero i fatti della “Uno Bianca”: casomai non amerò quel carabiniere o quei poliziotti, ma non farò mai di ogni erba un fascio verso l’ente specifico; lei ha fatto il militare e ne è venuto via con un connotato negativo; per me invece il servizio di leva, pur sottolineando tutte le contraddizioni di quel mondo, fu uno dei più splendidi periodi della mia vita.
Questo me lo lascia o devo inginocchiarmi a varii Pegoraro - Scanio e Di Liberto che stanno oramai levando la voglia ai loro seguaci di pensare autonomamente con le proprie artrofiche meningi invece che affittarle a loro, magari per un posto di lavoro in qualche ente pubblico.
E lasci stare pure i Militari.
Il mondo militare convengo con lei, non è perfetto (e quale mondo lo è, mi dica…), è un mondo particolare, con le sue negatività ma anche con i suoi valori, sicuramente non è un mondo infimo e deleterio come lo dipinge lei; è un mondo che per funzionare (e bisogna che funzioni bene perché sennò, sono con lei, meglio chiudere tutta la baracca), ha bisogno di una sua prassi, di una sua architettura interna; il militare lo fa chi si sente di farlo; se a lei non va bene, non denigri ed offenda scelte di vita meritevoli di rispetto come invece le sue osservazioni del caso non meritano.
Chi firma un contratto con la Patria, sa che potrebbe anche morire per essa! Un Militare non ti domanda nulla se non rispetto per la sua professione. Se muore come i ragazzi di Nassirya, non ti chiede niente; sei tu cittadino del mondo che tutti vorremo libero e tranquillo, che dovresti rendergli onore per tale sublime accadimento.
Nel salutarla, convengo con chi l’ha invitata ancora a discutere presso il nostro forum, ma le sottolineo caldamente, con più rispetto e meno parole forti e luoghi comuni.
San Marco!
Lagunare Dino Doveri.

17/02/2005 01:23
Post: 41
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A me sembra già strano che chi prova idiosincrasia per i militari passi il suo tempo, che potrebbe dedicare ad altro, a scrivere su un forum come questo del San Marco ... quindi penso lo faccia solo perchè per astrusi motivi suoi ha voglia di offendere e poi risentirsi se qualcuno gli risponde per le rime .. un po' malato? difficoltà di collegamento con le meningi?

Se gli rispondo è solo per onorare la memoria storica del nostro paese e la memoria dei soldati che sono sotto terra per difendere una libertà di cui usufruisce anche lui.
Per tante persone i valori sono importanti .. si puo'solo commiserare chi non li ha ...perchè, comunque è lui ad avere qualcosa in meno.

[Modificato da lucrezia1 17/02/2005 1.24]

PER MARE .. PER TERRAM
18/02/2005 15:25
Post: 4
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lagunare46
non sono un problema le offese che mi sono preso, signor Dino Doveri, erano in conto. Ho solo detto di aver preso insulti per sottolineare che, invece, di risposte concrete ne erano arrivate poche'. Il discorso non riguarda lei.
E allora le rispondo, o almeno ci provo, per punti.
Lei mi definisce cuba e corea del nord come paradisi reali del mio benevolo socialismo. le ricordo che quello e' comunismo spicciolo, quasi banale. se di socialismo vogliamo parlare, allora partiamo da ''Il socialismo liberale'' di Carlo Rosselli. Quell'idea di socialismo, quell'idea di societa', quell'idea di rapporti tra i paesi e' la mia idea politica. sbagliata, forse, ma l'assicuro ben diversa da quella coreana.
quanto ai crimini compiuti dal socialismo, a dire il vero li ha compiuti sempre il comunismo. e poi, se non ricordo male, i piu' efferati crimini della storia dell'umanita' - come lei definisce quelli del 'suo' socialismo - li ha compiuti la chiesa cattolica uccidendo milioni di persone e sterminando interi popoli (si chiama genocidio o sbaglio?) per almeno sei secoli.

lei mi dice che io sono convinto di essere nel giusto? non l'ho mai detto. ho solo sottolineato il fatto che la maggior parte dei militari, cosi' come i no global, crede di essere nel giusto e pensa che dall'altra parte c'e' solo il male.

ma dico, stiamo scherzando con l'esempio del libico? voleva dire altro? perche' se no le devo rispondere che il libico, o chi per lui, nel nostro caso e' l'americano in iraq. con il cowboy che sta facendo esattamente quello che lei dice farebbe il libico. e se vado ancora avanti deduco che l'italiano che prenderebbe il fucile in caso di arrivo del libico e' esattamente uguale all'iracheno che il fucile l'ha gia' preso quando e' arrivato l'americano. Insomma, lei mi sta dicendo che quelli che in iraq prendono le armi e sparano contro l'invasore 'libico' (americano) fanno bene. Sono dei resistenti, dunque, dei partigiani? (lasciamo stare quegli animali che sgozzano che non rientrano in un discorso di civilta'). E allora perche' i militari, nella quasi totalita' dei casi, li definiscono terroristi?

ma lei pensa veramente che i cowboy americani siano andati in iraq per ''dare una mano''?, per ''accelerare il processo di autoderminazione'', per ''difendere gli indifesi'' come dice lei? ma non scherziamo. la gente che per 40 anni e' rimasta sotto quell'animale di saddam, per i prossimi 40 anni sara' sotto qualche fantoccio proconsole usa. perche' gli americani non molleranno la preda. Hanno bisogno di due cose: petrolio e, soprattutto, basi militari in zona per stare con il fiato sul collo a quelli che sono, secondo loro, il piu' grande problema futuro: cina e iran. quanto agli italiani, essendo di fondo piu' intelligenti ed idealisti dei cowboys, sono convinto che buona parte di loro parta per l'iraq perche' crede veramente di poter fare del bene. Questo se da un lato gli fa onore, dall'altro li rende ancor piu' ridicoli degli americani. perche' almeno quelli non si prendono in giro. noi diciamo che andiamo a far del bene e ci andiamo con i carrarmati e gli elicotteri d'assalto, continuiamo a parlare di missione di 'pace' e quando c'e' stata la battaglia dei ponti abbiamo quasi raso al suolo nassiriya (abbattuti tutti i palazzi dove 'si vedeva attivita' - comunicato ufficiale dell'esercito italiano). Questa a casa mia si chiama ipocrisia.
non va dimenticato, inoltre, che molti soldati italiani, almeno tanti quanti quelli che ci credono, sono li' per il motivo piu' pratico della terra: prendere qualche soldo in piu' e metter su famiglia o comprarsi casa. Non lo dico io ma i familiari dei morti nell'attentato di nassiriya nelle interviste. continuare a parlare di onore, patria ecc ecc e mai di questo aspetto, si chiama sempre (e sempre a casa mia) ipocrisia.

lei dice che non e' vero che la nazione non ama i militari. Ha ragione, in parte. E infatti non ho detto che la nazione non li ama. ho detto che una parte della nazione non li ama, cosi' come non ama i poliziotti o gli impiegati, i professionisti o i no global. Secondo me la maggioranza reale del paese - non quei quattro idioti seduti in parlamento - non ritiene giusto chiamarli eroi e ne ha piene le palle di tutta quest'orgia di tricolori. che perdio va benissimo, ma non per la guerra.
insomma c'e' una parte di paese, e sono abbastanza sicuro che sia la maggioranza, che vede i militari esattamente uguali agli impiegati, ai professori, ai professionisti e ai muratori. Una parte di un paese e nient'altro. altro che eroi. E non sono certo i militari, ribadisco, che ci consentono di vivere liberi. Ce lo consente un sistema di garanzie. di leggi e di convivenza fondato su secoli di drammi, guerre e morti. E imposto in italia - lo ricordo sempre visto che mi pare che oggi siamo in un periodo in cui il tentativo sia quello di rivoltare la storia - da 'resistenti' e 'partigiani'. gente che ha appeso per i piedi un ometto meschino e i suoi amici. esattamente come hanno fatto a falluja con gli americani. i nostri pero' sono Padri Costituenti (e meno male che e' cosi'), gli iracheni sono terroristi. Questa e' la differenza e questo e' il problema.

Un ultima risposta per diavolineri e lucrezia. anche voi insistete sul fatto che ai soldati (vivi e morti) devo la mia liberta'. Io la mia liberta' la devo innanzitutto a chi mi ha insegnato a pensare.
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