<strong>è ora di scendere in campo contro il decreto Urbani!</strong>

mettiamo insieme gli indirizzi mail di tutti i capogruppi dei gruppi parlamentari, del ministro urbani, alle Iene, Striscia la notizia, mi manda raiuno, neapolis (programma rai su internet), qualche giornale e gli inviamo una decisa lettera di protesta minacciando di non votare chi non si oppone alla trasformazione del decreto in legge, di disdire tutte le connessioni veloci, di non andare al cinema nè aquistare materiali coperti da copyright per quanto possibile, protestando decisamente contro la Siae e contro l'aumento del prezzo dei supporti vergini se inviamo 100.000 mail secondo me quialcosa vien fuori... se volete partecipare per organizzarci fatemi sapere... siamo disponibili a lavorarci sù io, masterlove, credo gengiscan e caarot

le cose che andrebbero fatte secondo me:
1 - Un articolo con le spiegazioni di cosa dice il decreto urbani (con il link al testo integrale del decreto ed ad altri articoli che ne parlano)

2 - Una articolo sulla legislazione vigente in altri paesi su questo argomento e sulla disposizione della comunità europea a riguardo

3 - spiegazioni per i nullasapienti della rete per rendere il tutto perfettamente comprensibile

4 - scrivere la mail collettiva da inviare e raccogliere gli indirizzi cui inviarla, se riusciamo pure a fare un form per inviarla direttamente dai nostri siti o dal forum tanto meglio

5 - diffondere l'iniziativa su tutti i forum, siti ecc... cui abbiamo accesso

siamo 10.000 iscritti solo sul celebrity forum... considerati gli altri forum amici, il numero elevato di webmaster che possiamo coinvolgere dovremmo avere una certa visibilità.

a preoccuparmi è il punto 3... bisognerà spiegare cos'è un ISP, come è fatta internet a grandi linee, cos'è un indirizzo ip ecc...

Le brigate NOURBANI cercano volontari per andare alla guerra (di informazione e non violenta), ci vuole la massima coalizione possibile

Per adesioni, offerte di collaborare all'organizzazione dell'iniziativa nourbani@email.it

Fino alla vittoria, sempre.

noto che citi un articolo della costituzione nella tua firma...

bravo..

dovresti leggerla tutta... non c'è solo quello di articolo..

prima di sobillare il popolo

[Modificato da ottonedesign 27/03/2004 15.30]

Per me qualsiasi forma di contestazione contro questo decreto, la trovo condivisibile.

Non riesco proprio ad accettare questo decreto, lo trovo ingiusto e mortificante.

Come al solito, vince sempre l'interesse delle grandi aziende in confronto della liberta' di condividere e scambiarsi informazioni, musica e video.

IO CI STO.

grandi ragazzi aderiamo tutti in massa!!

la costituzione l'ho letta tutta e bene, della siae nessun accenno, dell'aumento dei prezzi dei supporti vergini nemmeno l'ombra, delle regole sul controllo della comunicazione e sul diritto di cronaca invece ho letto cose interessanti...

sul diritto?

sulla proprietà privata?

c'è qualcosa?

io faccio un film, una canzone e la lancio su internet per il libero scambio (quindi senza copyright o comunque non a scopo di guadagno)...

e tutti se la scambiano..

il decreto mi vieta questo?


oppure il decreto vieta il libero scambio di materiale coperto da copyright?

questo punto mi è oscuro..

io sono un artigiano tecnologico...
delle cose le regalo.. delle cose le creo per avere degli introiti...
se qualcuno prende quelle cose che io faccio e ci sperpera a piacimento.. a me mi girano le ba@@e.. perchè io con gli introiti ci compro il pane.. e non è giusto che altri lo clonino... altrimenti nessuno più compra il mio, e io muoio di fame... (estremizzazione per rendere meglio l'idea)

credo sia normale..

non si deve andare contro il decreto... questo è leggittimo..

bisognerebbe coalizzarsi contro i motivi percui un cd che alla produzione costa 4 euro (lo dico perche me ne sono occupato).. alla distribuzione costa 35 euro..

è diritto di chiunque che un organo tuteli le cose di proprietà

o sbaglio???

l'ho già detto da qualche parte..
e lo ripeto..

dei miei amici avevano un gruppo musicale... si so venduti tutto per fare un cd.. un singolo... costava 5 euro..

sai cosa è successo?

il gruppo si è sciolto.. perchè il singolo è sato taroccato... e non hanno recuperato nemmeno i soldi investiti...

lo so perchè l'mp3 mi è arrivato anche a me..

è giusto secondo voi?


ok.. costa troppo.. ma non credo che il decredo sia così ILLEGALE..

poi fate voi...


so che avrò tutti contro.. è normale.. è più facile coalizzarsi contro i più deboli.. un pò come fa il decreto no??

prima o poi doveva succedere.. perchè noi italiani non abbiamo il senso della misura...

e non prendiamo ogni pretesto per andare contro il sistema...

è giusto e controproducente per chi lotta a favore di ideali veri...

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Scritto da: ottonedesign 27/03/2004 16.56
bisognerebbe coalizzarsi contro i motivi percui un cd che alla produzione costa 4 euro (lo dico perche me ne sono occupato).. alla distribuzione costa 35 euro..

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MA i 4 € ke t'hanno kiesto nn era il costo di fabbrica ke è circa 3c

scusate, sò che è antipatico dirlo, e che sembra che mi voglia sottrarre al dibattito, invece è solo per una questione pratica che ho aperto questo thread....

Scusatemi, ma qui raccolgo adesioni tra le persone che condividono la volontà di organizzare una opposizione e manifestare la loro contrarietà al decreto urbani, non per discutere dei motivi di tale decreto, discussione che ritengo un passo antecedente questo...

Nel decreto urbani si proibisce anche di fare guide ai programmi peer to peer in pratica, oltre a mille altre cose innocentissime, ma questa non è la sede per discuterne, se aprite un thread riguardo al diritto d'autore sarò felice di partecipare al dibattito, qui invece chiedo solo adesioni al progetto di una protesta

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Scritto da: g 27/03/2004 20.56

MA i 4 € ke t'hanno kiesto nn era il costo di fabbrica ke è circa 3c

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4 euro è il costo di un cd all'uscita dalla sala di registrazione

è un forfettario tenendo conto del costo dell'affitto della sala, del supporto e della masterizzazione nonchè della serigrafia...

almeno questo calcolo è stato fatto per mettere il cd a 5 euro in vendita senza passare da uan casa discografia

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Scritto da: ottonedesign 28/03/2004 0.53


4 euro è il costo di un cd all'uscita dalla sala di registrazione

è un forfettario tenendo conto del costo dell'affitto della sala, del supporto e della masterizzazione nonchè della serigrafia...

almeno questo calcolo è stato fatto per mettere il cd a 5 euro in vendita senza passare da uan casa discografia

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Io invece parlo della copia stampata con libretto di 8 pagine arrotolato(nn spillato)ed incellofanato ma senza ancora il bollino SIAE

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Scritto da: g 28/03/2004 1.16
Io invece parlo della copia stampata con libretto di 8 pagine arrotolato(nn spillato)ed incellofanato ma senza ancora il bollino SIAE

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forse il mercato è diverso...

o forse il prezzo è riferito ad un numero di copie diverso....

comunque in quel caso era una sala di registrazione di piccolo calibro.. che non faceva grandio produzioni..

forse pagavano di meno il serivizio ma riprendevano una percentuale sulle vendite...

fattostà che c'hanno perso tutti alla fine

Io non discuto del prezzo di un CD. Un cantante è un professionista, e così come un medico importante puo prendere 1.000 euro per una visita specialistica, un cantante valido puo anche decidere che il suo ultimo CD costa 100 euro.
Poi se a me piace lo compro, se non mi va, non lo compro.

NON SI DISCUTE DI QUESTO!

Il decreto mi vieta di scambiare le mie canzoni con altri miei amici: è questo che proprio non mi va a genio.

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Scritto da: U m b y 28/03/2004 1.54
Io non discuto del prezzo di un CD. Un cantante è un professionista, e così come un medico importante puo prendere 1.000 euro per una visita specialistica, un cantante valido puo anche decidere che il suo ultimo CD costa 100 euro.
Poi se a me piace lo compro, se non mi va, non lo compro.

NON SI DISCUTE DI QUESTO!

Il decreto mi vieta di scambiare le mie canzoni con altri miei amici: è questo che proprio non mi va a genio.

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ok..

e chi glie lo dice ai miei amici con il sogno infranto perchè qualcuno ha avuto l'idea di scambiare l'mp3 con i propri amici?


non è giusto il decreto perchè la soluzione è sbagliata .. è la solita toppa..

ma non è giusto nemmeno il tuo di ragionamento..


le canzoni, coperte dai diritti, non sono cosa tua che puoi dare a chiunque....

è come se tu mi dessi le chiavi di casa.. e io dessi a tutti i miei amici una copia...




IL PROBLEMA E' CHE IN ITALIA CE VOLEMO DA GUADAGNA' TUTTI...

Vi riporto un'intervista rilasciata da Paolo Attivissimo a L'Espresso

: Qual è il tuo commento sul decreto?

PA: Giuridicamente, un colabrodo inapplicabile; psicologicamente, un
successo per le lobby cinematografiche, perché mette paura anche se
non
ce n'è motivo piu' di quanto ce ne fosse prima. Scaricare un film non
libero da vincoli di copyright è illegale anche senza il decreto
Urbani.

E: Dal punto di vista tecnico, è fattibile che una persona che si
scarica attraverso p2p "Il signore degli anelli" e non tolga il file
dalla cartella "file condivisi" finisca in carcere?

PA: In carcere no, dato che la pena detentiva, perlomeno nella
versione
attuale del decreto, non è prevista per il caso che descrivi.
Personalmente, penso che chiunque scarichi un film così spettacolare,
nato per il grandissimo schermo, si meriti comunque un ceffone, perché
vedere un film in condizioni cosi' patetiche è un insulto all'arte
prima
ancora che un danno all'industria del cinema. Ma questa e' un'altra
storia.

E: Insomma, secondo te, il decreto sarà effettivamente attuato?

PA: Ammesso che passi senza modifiche [l'intervista risale a prima
della
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale], credo che finira' presto nel
dimenticatoio delle leggi da tirar fuori all'occorrenza contro i
personaggi scomodi della Rete, come gia' avvenuto in passato per altre
leggi riguardanti Internet. Puo' darsi che venga applicata a quale
"caso
esemplare", per fare spettacolo e dare il contentino a chi crede
ancora
che la crisi del cinema sia dovuta alle pessime copie circolanti su
Internet. Un film come il Signore degli Anelli incassa un miliardo di
dollari, eppure era disponibile su Internet il giorno dopo la prima.
Come mai?

E: Un'altra legge liberticida, quindi. Riusciranno le lobby delle
grandi
aziende a imbrigliare Internet o non hanno speranza?

PA: Non credo sia una legge liberticida, ma una legge che fa male alla
Legge, quella con la L maiuscola, perché la ridicolizza tutta agli
occhi
del cittadino in quanto inapplicabile. E' come vietare la pioggia per
decreto. A parte questo, non si può imbrigliare Internet senza
riprogettarla dalle radici per ragioni squisitamente tecniche. Tutti i
sistemi anticopia vengono sistematicamente scavalcati. I circuiti di
scambio si stanno già attrezzando con tecniche anti-intercettazione.
Soprattutto, in tempi come questi trovo ridicolo che si dedichi tanta
foga poliziesca a proteggere un modello commerciale obsolescente come
quello cinematografico che non ha saputo stare al passo con la
tecnologia. A livello industriale, stampare il DVD di un film costa
meno
della videocassetta corrispondente, eppure il DVD viene venduto a un
prezzo maggiore: come mai?

E: Credi che internet, dopo che per anni è stato sinonimo di libertà,
possa trasformarsi in un sistema di controllo rigido?

PA: Dipende. Si dice spesso che affinché il male prevalga, è
sufficiente
che gli onesti non facciano nulla. Lo stesso vale per Internet: se gli
utenti non imparano a conoscerne le vere potenzialità liberatorie e si
fanno ingabbiare dall'Internet patinata e luccicante offerta dai
servizi
commerciali, la Rete diverrà sterile, una sorta di televisione
cliccabile i cui contenuti sono imposti dall'alto. Se vogliamo
conservare la libertà di creare e pubblicare senza dipendere da
nessuno,
dobbiamo diventare tutti un po' "hacker", nel senso di "smanettoni".

E: Esistono dei metodi per non farsi beccare che magari potrebbero
essere usati da qui in avanti? Se sì quali?

PA: Sì, ce ne sono molti. Tuttavia, descriverli sarebbe una violazione
di uno dei commi del decreto. Questa e' la parte più preoccupante del
decreto, a mio avviso: come è già successo ai ricercatori informatici
americani con la DMCA, se approvato imbavaglierebbe chiunque offra
nozioni tecniche che si prestano al "dual use": utilizzabili sia per
fini leciti, sia per fini illeciti.

E: Poniamo che questa legge non fosse mai stata approvata. Come se ne
potrebbe uscire dal conflitto p2p - major?

PA: Sono passati cinque anni dall'avvento di Napster e ancora le major
non riescono a fermare il p2p. Potrebbero semplicemente arrendersi
all'evidenza e sfruttare il p2p invece di contrastarlo invano. Le
copie
dei film di prima visione disponibili nei circuiti p2p sono spesso
incomplete o di bassa qualità, addirittura con le sagome degli
spettatori nel fotogramma; vedere un film scaricato in queste
condizioni
è una pena. Chi legifera su queste cose dovrebbe provare a scaricarne
uno, così si renderebbe conto dell'assurdità del considerare queste
copie una minaccia per il cinema. Le major potrebbero usare il p2p per
offrire copie qualitativamente garantite, senza alcuno degli attuali
oneri di tiratura e distribuzione, quindi a costi bassissimi, in
contemporanea con l'uscita al cinema. Sono convinto che gli utenti
pagherebbero volentieri un euro in cambio della garanzia di un film
completo e ben fruibile. Gli utenti non sono tutti stupidi e
disonesti,
anche se le major continuano a trattarli come tali.

E: Se ne hai notizia, quali sono le norme in materia negli stati uniti
e
in alcuni altri paesi d'europa?

PA: Non sono abbastanza qualificato da farti una trattazione
specifica,
ma grosso modo le leggi sono simili in USA e in UE: scaricare o
duplicare un'opera soggetta a vincoli di copyright è illegale ovunque.
Cambiano la severità della pena associata e la tolleranza
nell'applicarla, ma il principio di base è sempre lo stesso: copiare
senza il permesso dell'autore (o di chi detiene i diritti) non si può,
salvo casi molto limitati (brevi spezzoni, diritto di citazione). Ma
siccome con la tecnologia d'oggi copiare è facilissimo, è ora di
ripensare le leggi sul diritto d'autore per tenerne conto. Si potrebbe
cominciare riportandole al loro scopo originale, che era quello di
promuovere la creazione di cultura dando agli _autori_ (non alle
multinazionali) un diritto esclusivo di sfruttamento _limitato nel
tempo_, trascorso il quale l'opera diventava patrimonio della
collettività. Inizialmente, il limite era ventotto anni: ora è
arrivato,
per i film, a centoventi. Un film prodotto oggi diventerà libero nel
2124, quando tutti coloro che vi hanno contribuito sono morti da un
pezzo, ma la major continuerà a incassare. La canzone "Tanti auguri a
te", pubblicata nel 1935, frutta ancora due milioni di dollari l'anno
alla Time Warner. L'ultima delle sorelle Hill che la scrissero è morta
nel 1946. Ha senso?

a parte tutto quello che scrive ottone il controllo PREVENTIVO della mia connessione è una violazione della privacy .... è come se uno ascoltasse tutte le tue telefonate per controllare che tu non usi il telefono per organizzare cose illegali.

Trovo che quello che stò organizzando avrebbe molto più valore se olte ad esprimere la nostra contrarietà a questo decreto (e per alcuni a tutta la cultura dei copyright) sia necessario dare voce a chi la pensa in mdoo opposto...

in sostanza, c'è qualcuno che se la sente di spiegare per bene (nel dettaglio e con i numeri possibilmente) le ragioni dei "proibizionisti" telematici?

se sì l'ideale sarebbe se si seguisse lo schema descritto in questo forum e in questa pagina...

www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=26489&idd=14

www.barchettadicarta.com/scrivere.html

è il formato e lo stile che vorremmo adottare in un giornale on-line nascente, che pensavamo di usare come appoggio per la pubblicazione delle guide e degli articoli che stiamo facendo

Grazie in anticipo a chi vorrà collaborare, sia per descrivere le ragioni di una parte che chi vuol descrivere quelle dell'altra...

mancano anche volontari per comparare il decreto urbani con le leggi corrispondenti degli altri paesi europei e della comunità europea

Hemp, non ti hanno dato molto ascolto...

cmq io sono pessimista, non credo che si risolva niente facendo petizioni e tutto il resto.
internet diventerà un catalogo online e tutto quanto sarà sottoposto a controlli come nella società reale.
per questo non aderisco alle iniziative, mi sembra soltanto tempo sprecato.

per quanto mi è possibile darò il mio contributo!

www.ansa.it/rubriche/internet/2004-04-03_1358082.html
www.ansa.it/rubriche/internet/2004-04-03_1357853.html
cinema.libero.it/iol/news/it/1433095.asp

Il decreto è ancora un spada di damocle, è ORA in vigore (e per altri 50 giorni abbondanti lo sarà), la protesta deve essere concretizzata comunque, sopratutto con un lavoro informativo perchè gli utenti di internet sappiano e possano dire la loro ai politici che dovrebbero rappresentarli...
il thread di collegamento che useremo come "campo base" è questo, messaggi come quello di hempcap su questo forum sono stati messi anche su altri forum, vediamo di tirar fuori qualcosa di carino, se siamo in tanti a lavorarci non ci vorrà molto impegno...

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Scritto da: Free Writing Mind 04/04/2004 5.13
www.ansa.it/rubriche/internet/2004-04-03_1358082.html
www.ansa.it/rubriche/internet/2004-04-03_1357853.html
cinema.libero.it/iol/news/it/1433095.asp

Il decreto è ancora un spada di damocle, è ORA in vigore (e per altri 50 giorni abbondanti lo sarà), la protesta deve essere concretizzata comunque, sopratutto con un lavoro informativo perchè gli utenti di internet sappiano e possano dire la loro ai politici che dovrebbero rappresentarli...
il thread di collegamento che useremo come "campo base" è questo, messaggi come quello di hempcap su questo forum sono stati messi anche su altri forum, vediamo di tirar fuori qualcosa di carino, se siamo in tanti a lavorarci non ci vorrà molto impegno...

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