Il forum di Altra Irlanda
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Quelli a cui l'Irlanda non è piaciuta...

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2006 23:30
02/01/2005 15:32
 
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Desidero riportare qui un messaggio estratto dal blog del nostro dubliner O'Connor.

La riporto per due motivi : ho conosciuto Tony e ne ho tratto l'impressone di persona sensibile e curiosa che usa molto bene il cervello. E perchè quello che ha scritto merita attenzione e commenti.


scrive Tony O'Connor :

Down The Dubs

Sta prendendo piede in me, ultimamente, la decisione di tornarmene alla buon'ora da dove sono venuto.

Le ragioni di cio' sono molteplici, ma una cosa e' da far notare: io l'entusiasmo e la passione che l'avventura richiede ce li ho messi davvero tutti, se vado via e' colpa dell'Irlanda, e l'Irlanda questo lo sa.

Dalla terra del cead mile failte mi e' stato riservato un tiepido benvenuto, che dopo un certo numero di mesi fa il paio con una fredda sistemazione. Non ho le velleita' del permanent tourist, sono una persona estremamente concreta e l'Irlanda, quando la metti di fronte alle cose concrete del mondo, mostra il fianco a tutte le debolezze possibili ed immaginabili.

Di storie da raccontare ne avrei molte, e sono tutte stonate rispetto alla sinfonia di entusiasmo che i nuovi arrivati, ed anche me stesso fino a pochi mesi fa, riservano all'Irlanda. La colpa di questo paese e' veramente quella di non avermi saputo tenere.

Ed e' una colpa grave per chi era partito con il piede giusto, piede che gli e' stato pestato tante di quelle volte che il dolore ormai era difficilmente celabile dietro pinte di birra, prati verdi e chissa' quale altra diavoleria celtica.

La mia automobile, portata qua per necessita' di un mezzo di trasporto, quindici ore di guida piu' traghetto, e' stata prontamente abbassata a strumento del demonio quando dei solerti ufficiali della dogana irlandese mi hanno appioppato la bellezza di seicento euro di multa perche' residente in irlanda (chi lo dice non lo so, dato che non ho nessun documento a riguardo) ma con la macchina non irlandese. razzismo automobilistico, ed in piu' un'intimazione ad immatricolare la macchina in Irlanda in una settimana, pena chissa' che altro. Il problema e' che anche volendo immatricolarla in Irlanda ci si ritrova con un mezzo che si guida nella maniera sbagliata e che le assicurazioni sono ben liete di quotarti come piu' le aggrada. Nel mio caso, un anno di assicurazione veniva a costarmi piu' della macchina. Razzismo assicurativo? Senza dubbio, ma c'e' anche di peggio.

Ho allora provato con l'acquisto di un'auto nuova, ma due solide banche irlandesi (AIB, uno scandalo al mese, e Bank Of Ireland, please don't let them be up (*)) mi hanno risposto picche sul finanziamento. Mi chiamassi Onassis di nome potrei anche comprarla in contanti, ma ahime' il cognome non coincide. Lo stipendio e' in grado di far fronte a quella spesa, ma tutto quello che queste signore banche hanno saputo dirmi e' "no", senza neanche dirmi perche'. Razzismo finanziario? Certo. Perche' guarda caso in Italia con la meta' dello stipendio la Compass (Mediobanca, mica pizza e fichi) mi ha finanziato l'intero importo dell'auto all'eta' di anni ventuno senza neanche fiatare.

L'usato? Avevo trovato una Seicento in buone condizioni (al netto dei capricci inenarrabili che faceva sia lei che il proprietario) ad un prezzo pagabile in contanti per venire incontro ai mostri finanziari di quest'isola di perdenti ma ancora una volta ottenere una quotazione assicurativa e' stato laborioso, faticoso e quasi denigratorio nei miei stessi confronti. Alla fine il mio attestato di rischio italiano e' stato cordialmente non accettato (in quanto l'intestatario della polizza italiana non sono io, cosa tra l'altro comunissima in Italia) e mi e' stata proposta una simpatica polizza da duemilacinquecentoerotti euro l'anno. che e' come venirmi a rubare in casa, solo senza la rottura di coglioni di dover chiamare il vetraio.

Alla fine, per queste ed altre disavventure, per i prezzi altissimi di tutto e per la qualita' inversamente proporzionale al prezzo di piu' o meno tutto cio' che e' in vendita (Rip Off Ireland, se lo dicono da soli persino nelle pubblicita'), per le vane pretese di un paese che dagli stranieri ha tutto da prendere e niente da dare, e per le ragioni del cuore che io ascolto ancora, mentre qui pare che esista solo il fegato da spaccarsi, ho deciso che il mio soggiorno celtico puo' anche terminare qua.

Grazie a chi c'e' stato, e buona fortuna a chi ci sara'

AOC

(*) Please, don't let them be up: Famosa pubblicita' della Bank Of Ireland dove una coppia di giovani in taxi pensa al fatto che se avessero una casa loro non dovrebbero preoccuparsi che i genitori siano o no in piedi. Sesso e mutui, insomma [SM=x145427].

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02/01/2005 15:52
 
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Mmm ... un 2004 sereno a quanto leggo.[SM=g27825]

___________________________________________________________________________________________________

DIO IN TERRA DEGLI IRLANDIANI !!!


Irish Life Style Blog :Sm1:
Quando a tordi, e quando a grilli.
http://www.irlanda.splinder.com

Odio chi non ha piu' dignita', e si traveste per campare e non si batte e si lascia andare.
Odio chi non sa da che parte stare e dice: "Sara' sempre uguale, io sto da parte" e ci lascia andare a fondo !!!
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Don't give up.
Ehi, mi rifaccio vivo dopo qualche giorno di isolamento e vedo il buon O'Connor affranto.

Dai, non mollare. Uno come te che ha battuto il mostro nicotina può mettere in riga anche l'isola verde.

Auto a parte, il tuo soggiorno è stato davvero drammatico?
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03/01/2005 09:53
 
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Non conosco la situazione particolare, e quindi non posso permettermi di giudicare, ma purtroppo penso che momenti di totale scoramento, in cui sembra che tutto, ma proprio tutto, ti remi contro, capitano ovunque e, prima o poi, a tutti. In fondo molte delle persone che decidono di partire e ricostruirsi una vita partono da una situazione simile. Quando ti guardi attorno e vedi solo macerie, il lavoro che non gira come dovrebbe, gli amici che latitano, l'amore che... be', meglio non parlarne... Quanto alla fortuna ha ormai definitivamente perso l'indirizzo di casa tua. A quanto mi sembra di leggere le disavventure che hai passato sono senza dubbio esasperanti e, soprattutto, sconfortanti, ma non credere che in Italia non ne succedano di altre, diverse magari, ma ugualmente demoralizzanti. Come renderti conto quando sei alla ricerca di un posto di lavoro, che devi scegliere: o fare un lavoro gratificante, che ti piace, o pagare l'affitto. O come guarsarti attorno ad una cena, magari con i classici "vecchi amici" (quelli per intenderci che ormai vedi solo nelle feste comandate, ma con cui non ti senti di rompere i ponte, perché sarebbe un po' come rompere i ponti con una parte di te che, anche se ormai non esiste più, è stata importante, in qualche momento della tua vita). Ti guardi attorno, e vedi persone che sono solo capaci di parlare dell'ultimo modello di telefonino o di telecamera ricevuto per Natale o di come quell'odioso tzunami gli ha fatto saltare le ferie gà prenotate e magari senti addirittura dire frasi del tipo "Ma quasi quasi io vado lo stesso, tanto alle Maldive i danni sono stati pochi". Oppure guardi il telegiornale è senti l'ultima cazzata... ma quella è un'altra storia. In sostanza, ripeto, non posso permettermi di dirti nulla, tanto meno di darti un consiglio, ma se te ne sei andato dall'Italia un motivo c'è stato... e qui le cose, purtroppo, non sono certo migliorate negli ultimi anni...

Roberta
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03/01/2005 11:03
 
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Io sono cinico.
La vedo in modo diverso. Non è mai il paese che ti deve trattenere ma sei tu, da ospite, che ti devi adeguare (se ne vale la candela).
Adeguarsi anche accettando situazioni magari a te assurde (sesso e mutui).

Ci hai provato, non ti è piaciuto per vari motivi, te ne torni a casa o altrove. Lineare.
Come è stato detto molte volte "l'Irlanda non è il paese dei balocchi" ed a Connor è bastato un anno per accorgersene.

Inoltre non vedo il motivo per il quale dovrebbe non mollare e stringere i denti. La vita è fatta di cambiamenti continui, con libertà. Restare in Irlanda contro voglia ? Perchè ?

Via, un altra avventura...

In bocca al lupo.
ENTONCES!
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03/01/2005 14:59
 
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Ci siamo visti una volta sola e, devo dire, mi dispiace.
Noi siamo qui da solo tre mesi e mezzo, non molto, ma abbastanza per rendersi conto che, e' vero, l' Irlanda, se la vivi da dentro, non da turista piu' o meno "permanent", non e' la terra dei "benvenuto" e delle pacche sulle spalle che magari uno si aspettava: fuori dai pubs c' e' la vita vera, e passata la sbronza resta il mal di testa al mattino.
Che dire, questa terra, come ogni altra, ha i suoi pro ed i suoi contro: ogniuno di noi deve misurarli e decidere di conseguenza.
E' piu' facile trovare un lavoro, almeno rispetto alla mia beneamata Liguria, normalmente e' anche meglio pagato, a parita' di livello almeno, ma di contropartita gli affitti sono altissimi, e le case, anche se noi devo dire siamo stati fortunatissimi, spesso non valgono la cifra che viene richiesta.
Le ditte, almeno nei primi mesi, non coprono l' assistenza sanitaria ed non prevedono un piano pensionistico, non si puo' andare a mangiare fuori senza accendere un mutuo oppure avvelenarsi con il junk food, ecc...E' anche vero pero che nei supermercati e, qui in Cork, all' english market, si trovano tutti gli ingredienti per tutte le cucine del mondo, la carne costa meno che in Italia ed e' di qualita' superiore e la gente, soprattutto fuori dalle "grandi" citta', ha ancora un' approccio alla vita che da noi si e' veramente perso da almeno 30 anni...

Amico mio, cosi' mi piace chiamarti, va dove ti porta il cuore, come sempre e come e' giusto, l' Irlanda non e' l' unico posto dove andare, ma ricordati sempre che burocrazia e stupidita' te li troverai davanti ovunque, ti ricordi ancora l' Italia?
Sono sicuro che qualunque scelta farai sara' la scelta giusta, perche' sara' la TUA scelta, ma solo non pensare che certi problemi di questa nostra societa' globalizzata si possano lasciare qui su quest' isola: certe rogne si infilano nelle valigie mentre le fai!!!

Un abbraccio ed un in bocca al lupo da Claudio&Rebekka
non si vede bene che con il cuore, l' essenziale è invisibile agli occhi
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03/01/2005 15:30
 
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Re:

Scritto da: double-trouble 03/01/2005 14.59
Ci siamo visti una volta sola e, devo dire, mi dispiace.
Noi siamo qui da solo tre mesi e mezzo, non molto, ma abbastanza per rendersi conto che, e' vero, l' Irlanda, se la vivi da dentro, non da turista piu' o meno "permanent", non e' la terra dei "benvenuto" e delle pacche sulle spalle che magari uno si aspettava: fuori dai pubs c' e' la vita vera, e passata la sbronza resta il mal di testa al mattino.
Che dire, questa terra, come ogni altra, ha i suoi pro ed i suoi contro: ogniuno di noi deve misurarli e decidere di conseguenza.
E' piu' facile trovare un lavoro, almeno rispetto alla mia beneamata Liguria, normalmente e' anche meglio pagato, a parita' di livello almeno, ma di contropartita gli affitti sono altissimi, e le case, anche se noi devo dire siamo stati fortunatissimi, spesso non valgono la cifra che viene richiesta.
Le ditte, almeno nei primi mesi, non coprono l' assistenza sanitaria ed non prevedono un piano pensionistico, non si puo' andare a mangiare fuori senza accendere un mutuo oppure avvelenarsi con il junk food, ecc...E' anche vero pero che nei supermercati e, qui in Cork, all' english market, si trovano tutti gli ingredienti per tutte le cucine del mondo, la carne costa meno che in Italia ed e' di qualita' superiore e la gente, soprattutto fuori dalle "grandi" citta', ha ancora un' approccio alla vita che da noi si e' veramente perso da almeno 30 anni...

Amico mio, cosi' mi piace chiamarti, va dove ti porta il cuore, come sempre e come e' giusto, l' Irlanda non e' l' unico posto dove andare, ma ricordati sempre che burocrazia e stupidita' te li troverai davanti ovunque, ti ricordi ancora l' Italia?
Sono sicuro che qualunque scelta farai sara' la scelta giusta, perche' sara' la TUA scelta, ma solo non pensare che certi problemi di questa nostra societa' globalizzata si possano lasciare qui su quest' isola: certe rogne si infilano nelle valigie mentre le fai!!!

Un abbraccio ed un in bocca al lupo da Claudio&Rebekka



Era esattamente quello che volevo dire (e che ho detto in modo molto più confuso). In sostanza, penso che sia racchiuso tutto in una frase che, sia pure presa da un ambito diversissimo, credo sia sempre valida: "Datemi la forza di cambiare le cose che posso cambiare, il coraggio per accettare quelle che non posso cambiare, e la saggezza per distinguerle".
Roberta
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03/01/2005 21:54
 
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Premesso che non sapevo che il buon Moris (che come sempre ringrazio & riverisco per la grande stima del sottoscritto, ovviamente ricambiata) avesse pubblicato su AI il mio post blogghereccio...

Beh, devo dire che, come giustamente dice Delirio, o ti mangi la soup o ti butti dalla finestra, le regole queste sono e queste bisogna tenersi.

Sul mondo dell'automobile in Irlanda, invece, avendo piu' o meno visto cosa succede nel mondo, anche solo negli UK da cui spesso e volentieri l'irlanda scopiazza, c'e' da dire che avendo vissuto nel sud italia e conosciuto l'essenza vera dei racket, essendomi poi trasferito al nord da "terrone" con tutti i contraccolpi della cosa (tipo direttori di banca che ripongono poca fiducia se "non hai la residenza"), quindi qui in Irlanda, devo dire che lo straniero e' visto in modo molto meno cead mile failte di quanto non diano a credere nei depliant.

Un'assicurazione e' stata citata in giudizio recentemente per il razzismo con cui effettua i preventivi, quindi il fatto che io sia "ospite" in irlanda non mi priva certo di avere due bulbi nelle cavita' oculari e guardare in faccia il fatto che gli irlandesi, popolo di emigranti per definizione, si sono scordati tutti i buoni propositi coi ruggiti della tigre celtica e, ora che i big americani stanno iniziando a fare le valigie, il bilancio pubblico e privato sta eleggendo a sistema la pratica del mungere la vacca finche' muggisce nei verdi prati irlandesi.

In un'unione europea che si prepara ad allargarsi verso culture mediorientali e storicamente differenti dallo standard mediterraneo, non dev'essere possibile avere due preventivi diversi dalla stessa assicurazione perche' uno si chiama Conor e l'altro Antonio.

Non si puo' nemmeno assistere a questi atti di terrorismo vero e proprio dove una pattuglia si infila DENTRO l'estate dove si lavora e ferma tutti gli stranieri intimando di pagare "on the spot" (cioe' tutto e subito) una cifra enorme pena sequestri e spese ancora maggiori. Come dire, la legge e' legge ma c'e' modo e modo di applicarla.

Se vuoi tenere la gente dentro, e se sei un minimo furbo lo vuoi perche' gli stranieri pagano le tasse al governo irlandese, l'affitto ai landlord irlandesi, le spese nei negozi irlandesi, allora il cosmopolitismo dev'essere una vera necessita', non una cosa da sbandierare ai quattro venti per poi far firmare dei referendum per evitare che qualcuno venga a partorire in irlanda.
L'Irlanda si deve adattare a me esattamente quanto io mi devo adattare all'Irlanda, altrimenti non viviamo in Europa ma nella bruttacopia dell'Inghilterra del 70.
Perche' e' si' vero che se uno deve rimanere in irlanda deve guidare a sinistra e pagare l'assicurazione in irlanda, ma e' anche vero che si deve mettere la gente che lavora in condizioni di farlo, e non solo chi ha i soldi che gli escono dalle orecchie. Perche' questi ultimi, in Irlanda, possono prendere una bella provisional, pagare una barca di soldi (ma sempre meno di me per il semplice fatto che non mi chiamo O'Connor per davvero) e guidare una macchina senza aver fatto un esame di guida per due anni rinnovabili.

Chiedere condizioni di vita paragonabili a quelle dei paesi europei non mi pare poi chiedere la luna se lo scopo del governo irlandese e' quella di trasformare degli "ospiti" in degli stanziali piuttosto che mungere delle vacche da latte fino all'ultima goccia.

Ovviamente ho fatto l'esempio della macchina ma ce ne sarebbero altri altrettanto evocativi, come quello del rapporto tra quanto si paga e quanto si ha (il bin tag da sei euro? no dico, SEI euro !). Ho sempre l'impressione che qua la modernita' sia solo questa aria da anni 70 che si respira per le strade di dublino e il fatto che su RTE' 1 un intrattenitore si possa permettere di accennare "where the f.. is alice" cantando in prima serata.

Virtualmente vostro,
AOC
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03/01/2005 22:06
 
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concordo a pieno tutto cio' scritto sopra da OConnor. [SM=g27811]
03/01/2005 22:19
 
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Sono daccordo sul fatto che uno straniero debba sapersi adeguare agli usi e costumi del paese che lo ospita quando questi sono sopportabili e comprensibili.
Ma al tempo stesso sarebbe bene ricordare sempre al governo dell'Eire che cosa sarebbe l'Irlanda senza la comunità europea : purtroppo l'atteggiamento sopra descritto di alcuni irish verso i lavoratori stranieri non è la prima volta che lo ascolto... La Celtic Tiger non ci sarebbe stata senza il contributo di molti stranieri che hanno aiutato non poco l'economia a crescere.

Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio e mi ricordo sempre che abito in un paese (l'Italia) dove la percentuale di datori di lavoro scandalosi, speculatori, xenofobi e burocrati opprimenti e vessatori è notevomente superiore rispetto all'Isola.
03/01/2005 22:26
 
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Tra conterranei...
Caro Antonio, avevo pensato di scriverti in privato, ma poi mi sono detta, ma no, pubblichiamolo sul forum questo intervento, eppoi io e Antonio siamo praticamente conterranei (i miei genitori sono siciliani, minghia [SM=g27816] [SM=g27822] ), se non ci si da' una mano...

prima di tutto mi dispiace moltissimo per le tue disavventure, che rispecchiano la Dublino degli anni'00, come hai detto tu, la brutta copia di una Londonina provinciale, che peccato davvero. io quattordici ani fa questi problemi di inserimento non li avevo (non avevo neppure la macchina [SM=g27828] ), il mio primo anno a Dublino è stato molto duro perché non c'erano soldi e non c'era lavoro,ma molta gente mi diede una mano e questo mi fece restare... ma è acqua passata.

Ora vivo a Cork. perfettamente inserita nella comunità, direste voi, per quelli del quartiere sono quella "con l'accento simpatico ed il figlio strano", ma va detto anche che sono la consorte di uno del luogo, che l'accento differente non ce l'ha e questo vuol dire tanto.

Sai quante volte ultimamente io e mio marito abbiamo pensato di lasciare l'Irlanda? Almeno 500. Non per problemi di assicurazione o tassazione, per carità, anche se l'anno scorso mi hanno rimosso la macchina davanti a UCC e mi sono incazzata parecchio perché avevo ragione, ho fatto pure ricorso ma niente da fare... questo è stato davvero il mio unico "incidente burocratico" in 14 anni, che non è nulla se paragoniamo il fatto che mio marito in italia non è riuscito ad ottenere un permesso di soggiorno nonché una residenza in 12 mesi che non è male per un membro della CE... [SM=g27829]

Però ho un figlio. Vedi, mio figlio è un po' particolare e forse un giorno diventerà importante, forse un regista, forse finirà in carcere [SM=g27822] o su Marte, ma non importa, ciò che importa è che le scuole non gli piacciono e non si conforma, è più sensibile degli altri ed ha un QI più alto della media della sua età. Sul lato opposto, abbiamo in irlanda un sistema scolastico primario medievale, scuole affollate, insegnanti impreparati, direttori coglioni [SM=g27816] Soprattutto l'ultimo, che ha fatto inferocire ogni singolo genitore della scuola con la sua arroganza ed inciviltà, a cui io non rivolgo più la parola e la prossima volta che gli parlerò sarà tramite un avvocato. E così mio figlio, più ntelligente del suo direttore, è stato "marchiato" a fuoco come una mucca, gli hanno dato una diagnosi forzata, un'etichetta, quella di Asperger (ma che 'vvò dì? pure Bill Gates è Asperger) che è una forma di autismo lieve per i profani, ma che tutti gli psicologi che lo hanno visto privatamente hanno rifiutato, sputando fuoco e fiamme contro la scuola e gli insegnanti.

Così io e Mr. Buckley spendiamo una fortuna in supporto psicologico privato per il nostro figlio vittimizzato da un sistema scolastico incompetente. per carità, gli psicologi fin'ora incontrati sono miolto bravi, all'avaguardia, ci si meraviglia come un sistema universitario così aggiornato non riesca a produrre degli insegnanti decenti.
Ma, hey, magari siamo noi sfigati con quella scuola e da quando il vecchio buon direttore se ne andò due anni fa le cose sono precipitate e non è colpa di nessuno.

E nonstante le notti insonni, i soldi spesi ed il muro di ignoranza quotidiano incontrato se si è genitori in questo paese, non ce ne siamo ancora andati. E penso non lo faremmo mai. Ed invece che faccio? Sto diventando io psicologa, per avere il lusso in futuro di sbattere la mia qualifica in faccia a chiunque, in virtù della sua posizione di potere, mi sventoli la bandiera dell'ignoranza in faccia.

Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo cambiare piccole cose. Non accettando le piccole cose, che per noi ovviamente sono enormi perché dei nostri figli si tratta, cercando di cambiarle dall'interno.

In Italia non potrei tornare, ormai sarei una straniera in terra straniera, non riconoscerei più nulla, non accetterei più nulla, e poi ultimamente volano treppiedi dappertutto non si sa mai [SM=g27828] [SM=g27822]

La mia piccola esperienza. So che non cambierà le tue decisioni ma almeno ti farà piacere sapere che non sei il solo che ha battutto contro lo zoccolo duro dell'arroganza e che, sfortunatamente, l'irlanda è un paese come gli altri e Dublino, per via della globalizzazione, sta diventando una città come le altre, con i suoi lati negativi e positivi.

E nonostante tutto ciò, guarda un po' che masochisti, i Buckley non si muovono dalla casetta gialla corconiana. Perché? Perché questa è "home" come per me nessun altro posto lo è mai stato.

Un abbraccio,

Martina
[SM=x145447]
03/01/2005 22:37
 
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Tony, la butto lì...

E provare a trasferirti a Cork ?

Per quel poco che ti conosco (davvero poco) non ti vedrei affatto male a Turacciolo City [SM=g27827]

Con la tua esperienza un lavoro ben pagato lo trovi subito, forse una realtà meno metropolitana ti farebbe bene.

Se vuoi rientrare a Torino, ti dico subito che qui tira aria di crisi molto forte e anche i cugini milanesi sono messi molto male.

Perdonami se insisto nel chiederti di non mollare l'Isola.

ciao, moris
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04/01/2005 00:41
 
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Carissimi,

Una risposta a questo punto mi pare doverosa assai:

Martina: Innanzitutto ti devo ringraziare. Grazie per avermi parlato cosi' a cuore aperto di problemi seri e circostanziati, ben piu' gravi dei miei sicuramente, anche se mi rendo conto che le varie eta' della vita portano con se' anche tutti i problemi tipici delle varie tappe da affrontare..

[azz, con questa faccio la cover del sito, me lo sento, ndr]

Su questo forum si parla molto spesso di argomenti leggeri e a volte ripetitivi. Non che ci sia niente di male, ma ogni tanto un thread serioso come questo e' un po' quell'altra faccia della medaglia che leggo propagandata sul banner qua in alto, ed in 100 e rotti post anche la maggior parte dei miei sono di ben altro tono.

Il problema, come avevo promesso di scrivere sul blog ma lo anticipo per una volta su altrairlanda, e' che dal forum traspare tutto quello che di buono e di bello c'e' in Irlanda, dalle Cliff of Moher alla birra scura, questo perche', come ho gia' accenato altre volte e come da un certo punto di vista e' giusto che sia .. (rullo di tamburi) .. L'Irlandiano e' sostanzialmente un Permanent Tourist. Ci sarebbe da aggiungere questa categoria all'elenco di Moris, ne parlammo gia' nel pre-raduno di Dub.

Il PT e' una persona che si vive in Irlanda, ma di cui dell'Irlanda vissuta tutto sommato non gliene importa un granche'. Si viene qui per fare un'esperienza all'estero, per bere la guinness e per vedere le Cliff of Moher, si condivide la casa, la permanenza e' sempre un punto interrogativo e se si lavora e' per prolungare la permanent holiday e non per poter un giorno accendere un mutuo alla Bank Of Ireland, please don't let them be up.

Il PT solitamente sa come si pronuncia Dun Laoghaire ma non Taoiseach, non si interessa alla politica ne' all'economia locale e legge piu' spesso La Repubblica che l'Irish Times (o l'Examiner, per i turacciolandiani). La meta finale tutto sommato alla fine dei conti batte sempre bandiera tricolore, ma quella senza l'arancione.

Il mio problema di adattamento e' che sin dall'inizio ho cercato di comportarmi da vero "Moved to Ireland" che da PT.
Non ho la parabola con cui vedere in Irlanda gli stessi programmi TV che mi facevano gia' abbastanza schifo in Italia, ho cercato di adattare l'accento, le abitudini di vita, a mettere il bin tag quando porto fuori la monnezza ed in generale di comportarmi da local. La risposta generale da parte del substrato oirish e' stata un sonoro "foock".

Perche' in definitiva, l'accettazione media dell'irlandese verso l'italiano e' piu' o meno paragonabile a quella dell'italiano verso il marocchino, cead mile failte me arse, quello vale finche' sei turista. Non finche' paghi, attenzione, perche' verso le tasse a Paddy pure io, bensi' finche' paghi E TE NE VAI.

Percio' chi il gioco l'ha capito si e' settarizzato anch'esso (tranne nei casi, rari peraltro, di fidanzamenti misti) e va a finire che gli italiani stanno sempre con italiani, i francesi sempre con francesi, e gli spagnoli con chiunque paghi da bere (ma questo e' un vizio ;)). A me stare all'angolo non e' mai piacuto, e se e' vero che la casa e' dove il cuore e', e non dove inizi a roderti il fegato, forse e' il caso di riconsiderare l'argomento irlanda. The land of NO welcomes, e non solo per le tasse dell'auto, che pure sono un bel modo per spingere la gente a detestare i prati verdi.

Moris, sul tuo consiglio a base di sughero rispondo nel prox post.
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04/01/2005 00:50
 
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O'Corknor
Moris,

In effetti debbo ammettere (e da dub la cosa mi pesa) che tutto sommato preferisco Cork. Tutto sommato, Dublondon va benissimo per una serata pazza, ma fare serate pazze tutte le sere va bene giusto per finire alla neuro per me che sono sostanzialmente un campagnolander [SM=x145427].

Turacciolandia mi pare molto piu' a misura d'uomo della Capitale ma.. boh, non so se riuscirei a sopravvivere al parcheggio selvaggio sulle stradine in curvasalitadiscesa della Rebel City :Z.

(Sempre che riesca ad avere una macchina da parcheggiarvici, ca va sans dire).

Scherzi a parte, boh mettermi di nuovo a cercare lavoro non e' che abbia tantissima voglia [SM=x145427], riprendere a bestemmiare con landlords, affitti, bollette, trasferimenti & c. mi attira ancora meno, ma quasi quasi se trovo qualcosa di buono nel campo informaGico (e che non sia un call center :Z) ci faccio un pensierino.

Ma non ditelo ai dublinesi [SM=x145427]

AOC

Edit: La Beamish pero' continua a non piacermi quanto la black stuff. Il che se lo dico a Cork mi sbattono fuori a calci :)

[Modificato da OConnor 04/01/2005 0.52]

[Modificato da OConnor 04/01/2005 0.53]

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04/01/2005 17:11
 
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Re:
Beh almeno potevi informarti prima sulle leggi vigenti riguardo alle auto e tutto il resto come sto facendo io.

Però ti do ragione. Sotto molti aspetti gli irlandesi sono bastardi. Una cosa che mi fa veramente incavolare è il PPS o codice fiscale irlandese che non puoi avere finchè non hai trovato lavoro. Non mi sembra molto giusto. Pure la stratosferica emergency tax che ti tirano giù finchè non hai il PPS (beh almeno te la restituiscono è già qualcosa).

E poi qualunque cosa ti facciano tu cerca sempre di "seguire la legge" aka controlla che quel che ti fanno possa essere fatto se no denunciali. Ad esempio la multa che ti han fatto di 600 Euro...c'è una legge irlandese che dice che possono fare una cosa del genere?

Fra
04/01/2005 17:51
 
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In estrema sintesi
In estrema sintesi a mio parere (sottolineo la parola "mio", tanti altri la penseranno giustamente in modo diverso) l'Isola di Smeraldo è un paese bellissimo da visitare e fastidioso/irritante/sopravvalutato per viverci per i motivi elencati da O'Connor e per altri, quindi "Nessun rimpianto!"

D.
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04/01/2005 18:02
 
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Re: Re:

Scritto da: riverdance 04/01/2005 17.11
Però ti do ragione. Sotto molti aspetti gli irlandesi sono bastardi. Una cosa che mi fa veramente incavolare è il PPS o codice fiscale irlandese che non puoi avere finchè non hai trovato lavoro. Non mi sembra molto giusto. Pure la stratosferica emergency tax che ti tirano giù finchè non hai il PPS (beh almeno te la restituiscono è già qualcosa).



Dici a me che sarebbe stato meglio informarmi delle leggi, ma non sono molto chiare neanche a te quelle sul PPS. Il problema e' che le leggi ci sono ma sono ovviamente scritte in legalese e si faticano a comprendere. Ma non contesto la legge, piuttosto come la si applica in un modo molto, molto parziale.

Ad ogni modo, non bisogna avere un lavoro per avere un PPS. Bisogna pero' avere una residenza, ovvero un indirizzo dove devi dimostrare di vivere (basta una bolletta o una dichiarazione del datore di lavoro / padrone di casa). Alcuni hanno fatto il PPS dando come residenza un ostello, col permesso dell'oste ovviamente.

L'Emergency Tax non dura finche' non hai un PPS. Dura fin quando l'ufficio delle tasse processa la tua pratica (dando per scontato che inizi a lavorare senza un PPS, come quasi tutti fanno). Nel mio caso ho avuto il PPS in una settimana e sono uscito dalla ET dopo TRE mesi. Ad ogni modo se fai prima il PPS non avrai il problema della ET. La burocrazia e' impastrocchiata tipo Italia [SM=x145427]. Pero' i soldi te li ridanno praticamente sull'unghia quando rientri dalla ET.
05/01/2005 00:57
 
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[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]
Concordo con Antonio! Il PPS non è l'equivalente del codice fiscale, bensì un "personal number" emesso per ragioni anagrafiche. Ce l'hanno i miei figli, 6 e 9 anni (r gli è stato mandato a casa tre anni fa... [SM=g27828] )! Anche Maria Grazia, quando stava da noi, l'ha ottenuto senza problemi, e cercava disperatamente un lavoro (e non l'ha trovato)... non so da dove viene fuori questa storia del PPS condizioale al lavoro... [SM=x145485]

05/01/2005 01:17
 
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Ciao O’Connor e ciao a tutti.
Quant’è strano internet… ho letto il tuo blog e un po’ di tuoi interventi in questi mesi e quindi potrei dire che è quasi come se un po’ ti conoscessi, benché tu nemmeno sappia chi sono :-)
Ad ogni modo, volevo solo mitigare un attimo il tuo sfogo. Io sono in Irlanda da nemmeno tre mesi (forse un po’ poco per giudicare – vero – ma dall’altra parte anche il periodo forse più difficile a detta di molti – che per me difficile non è stato, peraltro), ma non condivido la tua impietosa condanna verso l’isola. Che non siamo nel paese dei balocchi o a Disneyland credo lo sappiamo tutti ma il tuo ritratto degli irlandesi razzisti mi pare francamente esagerato. E’ senz’altro vero che ognuno filtra e rielabora la realtà in base alle proprie esperienze e qui la fortuna o la sfiga giocano un ruolo determinante. Probabilmente io sono stato fortunato e per questo mi sento di portare la mia testimonianza. La tua analisi del turista (semi)permanente è senz’altro vera ma non per questo mi sento di condannare chi compie quest’esperienza. Probabilmente sarò un turista permanente anch’io, non lo so, o più probabilmente sono una via di mezzo. Non sono qui con l’orizzonte dei sei mesi, ma quasi certamente non resterò qui a vita. E probabilmente prima di tornare in Italia (ammesso che), andrò a vivere in altri stati, vuoi chiamarmi cittadino del mondo? Vuoi farmene una colpa? E’ vero, so come si pronuncia Dun Laoghaire ma non Taoiseach… e con ciò? Probabilmente molti irlandesi nemmeno lo sanno, perché se dovessimo misurare il metro di “irlandesità” dal grado di affezione al gaelico dovremmo deportare metà nazione. Tu pensa che mi è capitato di “insegnare” io a degli irlandesi che Luas significava velocità…
A parte questo, io vivo con due irlandesi, lavoro con irlandesi, ho amici irlandesi. Dire che sono razzisti mi sembra una, passami il francesismo, puttanata. Gli italiani verso gli albanesi o i marocchini sono mediamente razzisti, gli irlandesi verso gli italiani, mi dispiace per te, no. Poi ogni persona è fatta a modo suo, ci sono quelli simpatici e quelli antipatici, quelli aperti e quelli chiusi. Come in Italia. Come nel resto del mondo.
Quindi se la tua esperienza è negativa pensaci due volte prima di tirare conclusioni universali su una terra e su un popolo. Tutto qui. E per cui pensa che potresti anche ricrederti. Personalmente non mi sento di dirti "resta" o "parti", anche perché non ti conosco ma solo "pensaci bene"! :-)
Se ti va, magari ne parliamo una sera davanti ad una pinta di coca cola (!) :-D
Ciao!
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05/01/2005 15:51
 
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Ciao,
volevo dire a o'connor che condivido molte cose che ha detto e che mi hanno fatto venire via dall'irlanda dopo 6 anni. Anche se devo dire che io ho sempre avuto la macchina targata italiana (una volta pure ripresa nelle news) e non mi hanno mai rotto anche se mi hanno fermato qualche volta.
Devo dire che non ho mai lavorato dove c'era una gran concentrazione di stranieri anche se lavoravo nel campo dell'informatica quindi non ho mai visto raids di gardai che controllano le targhe, anche se un mio amico che ora lavora alla xerox e' terrorizzato da questo.
Per parlare coi landlords io facevo sempre chiamare la mia ragazza irlandese ceh veniva sicuramente trattata meglio (il piu' delle volte).
Devo anche dire che ho amici irlandesi con cui mi trovo molto bene e non passavo il mio tempo solo con Italiani, anzi quasi mai.
Mi manca molto l'irlanda e mi e' dispiaciuto molto rifiutare una buona offerta ricevuta da una ditta a Cork, mi manca la facilita' con cui si fanno le cose e il modo che avevo di prendere le cose easy, molto piu' che qui.
Per mia fortuna vivo in un posto con un clima stupendo e da poco ho iniziato un nuovo lavoro, mia moglie e' abbastanza contenta (sempre l'irlandese) anche se le manca casa.
Sicuramente l'irlanda non e' il paese dei balocchi ma non sono convinto che non sia welcoming.
vi saluto
Lulazz
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05/01/2005 16:23
 
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Lorenzinos: ovviamente quella sul Tea-shock (si, si legge cosi') era un modo per dire che non ci si interessa alle cose pratiche della vita irlandese come ad esempio la politica (il Taoiseach e' il Primo Ministro). Il grado di affezione al Gaelico non ha niente a che fare con cio', ci mancherebbe altro.

Quando parlo di razzismo intendo discriminazione, e non credo certo che tutti gli irlandesi siano razzisti. Lo e' una parte della societa', al landlord non gliene frega niente di dove sei basta che paghi, all'assicurazione evidentemete si. Anche alcuni autonoleggi non ti lasciano affittare una macchina se sei italiano (o meglio, innalzano arbitrariamente il limite di eta'). Qua c'e' stato un referendum per non far nascere bambini con cittadinanza irlandese, mio figlio nascesse qua non sarebbe irlandese "di default" ed anche questa e' una forma discriminatoria, e diciamo che piu' che razzismo "all'Italiana" (sei marocchino e allora puzzi, sei albanese e quindi rubi) c'e' una discriminazione volta a spremere il limone straniero finche' ha una goccia di succo, contando sul fatto che non si ha pratica con ricorsi, ecc.
Ti puo' andare di culo, e tieni la macchina italiana in Irlanda per sei anni, o te la sequestrano dopo 5 mesi come e' successo a me. Se ci aggiungi assicurazioni che taglieggiano (come ti dicevo, un'assicurazione e' stata denunciata per discriminazione), uffici tasse ed ufficio personale che non si mettono d'accordo per l'emergency tax a distanza di mesi lasciandomi quasi sul lastrico, banche che rifiutano prestiti anche se lavori, ed una naturale diffidenza verso lo straniero che ho chiaramente percepito in tante piccole cose, non ho vissuto bene questa esperienza trifoliare. E dammi torto!
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05/01/2005 16:50
 
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...mmm..guarda che in nessun paese europeo chi vi nasce ne acquista automaticamente la cittadinanaza, l'Irlanda era una eccezione anomala , anche in Italia si nasce cittadini italiani solo se figli di almeno un genitore italiano (jus sanguinis), in Irlanda vigeva lo jus loci per motivi storici.

Quindi nessun razzismo bensi' un dare un certo valore alla cittadinanza ed evitare certi spettacoli come donne incinte che all'ultimo momento sbarcano all'aereoporto di dublino e vengono portate in ospedale in ambulanza per partorire per poi ripartire subito dopo oppure rivendicare il diritto a restare poiche' "mio figlio e' irlandese".....ma insomma...

La cittadinanza credo sia giusto acquisirla se si vive da anni in un paese, si lavora e si rispettano le leggi e la cultura di quel paese, si chiama naturalizzazione...

Credo che con troppa facilita' si parli di razzismo o di discriminazione io non ho avuto nessun problema con banche, assicurazioni, burocrazia, anzi ho trovato sempre gentilezza e cortesia non finte...

Ieri all' aeroporto di roma e con tanti bagagli a mano e con un bambino nessuno mi ha dato una mano, nessuno mi ha indicato un ascensore, nessuno si e' caricato qualche borsa...poi arrivo a Dublino ( e guardate che si vede benissimo che sono italiano ) e allora sembra ci sia una gara a chi ti prende il paseggino, chi prende una borsa, chi gioca col bambino ....solo un caso? Ieri sono tornato in Irlanda...casa.


ps un mio amico irlandese quando qualcuno si lamenta dell'Irlanda dice solo una cosa : frontiers are open.....

[Modificato da Sean1 05/01/2005 16.52]

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

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05/01/2005 17:35
 
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Frontiers are open.

Vero a meta'. Half open, dato che l'Irlanda non partecipa al trattato di Schengen per la libera circolazione delle persone e delle merci.

In ogni caso, capisco il messaggio. Che altro non e' che o ti mangi la minestra o ti butti dalla finestra di italiana memoria.

Sono molto felice per te Sean, che hai trovato cortesia e disponibilita' ovunque tu ti sia recato, e mi sarebbe piaciuto veramente tanto condividere questa piacevole sensazione, ma, cosa dirti, per motivi non meglio identificati non ho trovato un granche' di cortesia in piu' in Irlanda di quanta non ne avessi lasciata in Italia. Sara' una sfiga mia, che dirti, ma da banche, assicurazioni (soprattutto) e burocrazia non ho avuto lo stesso trattamento, anzi molte volte mi sono trovato una bella porta in faccia. Quando sono rimasto in emergency tax ho dovuto protestare, e sonoramente, con il reparto HR perche' chiamassero l'ufficio delle tasse (cosa gia' fatta multiple volte da me senza ottenere altro che disinteresse), ho beccato l'impiegata del tax office cafona tra l'altro ;P. Eppure, sempre Irlanda e'. Che dirti, probabilmente sopra una certa eta' ti trattano meglio, boh. Fatto sta che mi hanno rifiutato due volte un finanziamento auto con nessuna ragione a parte "NO" nonostante lo stipendio non dico principesco ma di certo rilevante, dell'assicurazione ne ho parlato fino alla nausea, ed ho avuto diverse esperienze non esattamente eclatanti anche con Eircom, tassisti cafoni and/or ladri (non tutti eh!), ed altri locals che evidentemente quel giorno avevano i guanti bianchi in lavanderia.
Capisci che quindi l'Irlanda, dal mio personalissimo punto di vista, ai miei occhi ha perso molto del suo "charme".

AOC
06/01/2005 00:35
 
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Antoine, non voglio assolutamente sminuire le tue amare esperienze, ma ricorda... quando accade qualcosa di negativo nella vita, qualcosa che ti fa davvero incazzare, le percezioni della realtà da quel momento in poi diventano tutte negative. E a volte, in virtì di queste percezioni negative, assumiamo noi un atteggiamento "indisponente" che causa, tipo reazione a catena, un'altra reazione indisponente dall'altro interlocutore.

Vabbé, il mio è un commento da psicologa, buttalo nel cesso se vuoi... ma pensaci su un attimo prima di tirare l'acqua [SM=g27822] [SM=x145439]

E VIENI A CORK!!!!! [SM=x145446]
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06/01/2005 00:40
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 06/01/2005 0.35
Antoine, non voglio assolutamente sminuire le tue amare esperienze, ma ricorda... quando accade qualcosa di negativo nella vita, qualcosa che ti fa davvero incazzare, le percezioni della realtà da quel momento in poi diventano tutte negative. E a volte, in virtì di queste percezioni negative, assumiamo noi un atteggiamento "indisponente" che causa, tipo reazione a catena, un'altra reazione indisponente dall'altro interlocutore.

Vabbé, il mio è un commento da psicologa, buttalo nel cesso se vuoi... ma pensaci su un attimo prima di tirare l'acqua [SM=g27822] [SM=x145439]

E VIENI A CORK!!!!! [SM=x145446]



Cara Martina,
non posso certo smentire quello che dici. Da psicologa capirai che siamo tutti esseri umani e da umani abbiamo reazioni umane, specie se posti in un ambiente "ostile" (tra virgolette, ovviamente), vuoi per la lingua vuoi per le vicissitudini non esito a dire che ho le balle girate in questo periodo...

In quanto a Cork.. mi si e' inceppato il cavatappi!!

AOC
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