Canto quello sguardo abbagliante
folgore di luce
che scorre tra occhi in amore.
Emozioni in germoglio
racchiuse in spazio angusto
frenate nella corsa
anelanti a rompere le prode
per farsi manifeste.
Voglio cantare quella gemma
innesto di soffi vitali
che abbattono i confini
ampliando gli orizzonti.
E' quello che è:Vita.
Sole del meriggio
bufera e valanga
alba e tramonto
bonaccia e tempesta.
Fluita dalla bocca di un morente
compare nel vagito di un lattante.
Aggrappata al seno di una madre
si piega sotto il carico del tempo.
Non ha un genere
è per sè:Vita.
Sarto che ricuce gli strappi del tempo
per dar senso al fluire degli istanti.
A chi tenta d'afferrarla
lacera le mani
come corda che sfugge.
Guarda e osserva
contempla.
Non puoi definirla
è gesto d'amore infinito
che muove ogni cosa.
Racchiude un grande mistero
precluso ai tuoi occhi
manifesto al tuo cuore.
[Modificato da giangi53 19/03/2005 23.35]