LA DEMOCRAZIA
Sarà un segno dei tempi
o chissà quale cosa,
sarà forse il bisogno
di porsi una domanda oziosa
sta di fatto che senza
ombra di ipocrisia
mi son chiesto e rispondo
cos’è la democrazia.
La democrazia
è quest’agitazione
di tragici pupazzi
a caccia di poltrone;
la democrazia
son nomi o visi noti
non importa per cosa,
purché portino voti;
così tutti i partiti
portano a candidati
attori, maghi, mignotte,
mafiosi ed avvocati.
E in questo clima nuovo
di pace e tolleranza
la sinistra e la destra
menano al centro la danza:
destra e sinistra divise
su tutte le xazzate
ma sulle cose importanti
unite ed abbracciate.
La democrazia
son funzionari leali
che si mangiano e affossano
strade, scuole e ospedali;
son sindaci e assessori
circondati da paggi
e giornalisti ruffiani
che gli portano omaggi,
d’una parte o dell’altra
vanno bene costoro,
purché si chiuda la bocca
a chi è diverso da loro.
La democrazia
è questo appiattimento
dove persino le facce ormai
le riconosci a stento;
la democrazia
è questo vuoto di tutto
dove il suono di un’arpa
equivale a un rutto;
la democrazia
è il sano patriottismo
che fa tornare i Savoia
in nome del turismo.
E in questa nuova atmosfera
di pace e di allegria
continuo a domandarmi
cos’è la democrazia.
La democrazia
è una stufa che brucia
insieme alla speranza
la voglia e la fiducia;
la democrazia
è questa brutta impressione
di sentirsi nel xulo
la carota e il bastone;
la democrazia
è questo solito andazzo
dove puoi dire tutto
ma non puoi fare un xazzo;
è questo libero andare
di partiti e di gente
dove tutto è concesso
purché non cambi niente;
è questa soddisfazione
alquanto da xoglioni
di poter scegliere ancora
fra Xrodi e Xerlusconi;
è questo allegro orgoglio,
immersi nel liquame,
di aver diritto alla scelta
fra la merda e il letame.
W a l k o
Le X di copertura sono state inserite dal redattore1[Modificato da redattore1 23/04/2003 14.31]