Rimini

RIMINI


Né cornice altra e diversa
poteva darsi
al paesaggio evanescente
di nebbia e mare
sullo sfondo di scena,
che questa:
Rimini dei frastuoni
e del silenzio;
Rimini dei fantasmi
di paludi e di feste;
Rimini delle luci
di un transatlantico
passato solo nel sogno
di un poeta del cinema;
Rimini dal confine
sempre sfumato e sfuggente
fra la gioia e la disperazione,
fra l’arcobaleno e il grigio tenue,
fra il gioco e la morte.
Solo qui
poteva accadere,
come quando si dice
era scritto,
che presentassero infine
tutti insieme
il loro conto amaro:
il demone del successo,
la solitudine dell’invidia,
il perbenismo immorale
la morte civile e borghese;
e il non voler sopportare,
e il non poterlo,
questo vedersi decadere lento,
un giorno dopo l’altro,
una parola e una lacrima segreta
dietro ad ogni respiro.

Qui,
abbandonati gli ultimi frammenti
dei ricordi di cime raggiunte
scivolando verso l’alto
attraverso serpenti di strade,
qui si è posato infine
il figlio del vento,
qui si è fermato
il pirata.
Né cornice altra e diversa
poteva darsi.

.....
qui si è posato infine
il figlio del vento,
qui si è fermato
il pirata.
Ne cornice altra e diversa
poteva darsi.

la tragedia vista da un punto di vista diverso, belle immagini piene di malinconia, mi fai pensare che si, solo qui poteva fermarsi il pirata...


Rimini fuori stagione...
la solitudine esasperata del mare d'inverno....
la desolazione dei locali chiusi...
una città in letargo....
facile abbandonarsi alla depressione...
cercando la pace...
qui...


bravo walko, mi è piaciuta molto

Lucia

Quasi un assurdo, quest'"istantanea", "meditata" in mente fotografica e, poi, stampata alla perfezione!!!
Complimenti!!! (ed è poco, Silvano:-)))

[Modificato da danzandosottolaluna 18/02/2004 17.47]

Ciao amico Walko.

Hai saputo cogliere l'arte nell'atto finale della tragedia, e hai saputo mostrarla ai nostri occhi.

Grazie veramente

Un saluto al viandante
Torna presto Walko.

Giancarlo cobite

Ciao Sil, benvenuto!

Ecco questa poesia l'avrei voluta scrivere io; un perpetuo e incantevole omaggio a chi ci ha lasciato troppo presto e che ci mancherà sempre più.
Quello scricciolo che volava sulle Alpi è ancora davani agli occhi; e pensare che, se non lo avessero fermato, per fare audience, con una multa poteva ancora essere in gioco, essere di nuovo il PIRATA che faceva impazzire il mondo.

Giancarlo

Ciao Silvano, sei sempre fra noi.

Giancarlo cobite

Quest'uomo era veramente un grande... mi spiace molto per quello che gli è successo.

Andrea

Ti sto conoscendo attraverso
le tue poesie ed e' un piacere
enorme. Queste rimarranno
sempre per ricordarci del
tuo passaggio tra di noi

Una poesia triste ed amara per un ragazzo che non ha saputo vincere la vita.

La mia preferita è sempre LA BALLATA DI EDWARD TEACH, me la leggerò dopo e ricorderò come mi hai raccontato la sua creazione.


p.s. solo per te io ero FIORDI



FIORE

[Modificato da fiordineve 25/01/2006 1.50]