| | | OFFLINE | | Post: 90 Post: 89 | Registrato il: 23/07/2003
| Sesso: Femminile | |
|
18/09/2005 23:02 | |
Trovare quella viuzza non fu affatto semplice! E poi non la conosceva nessuno! Per fortuna incontrai lei, Lucia, la figlia del fornaio! Per fortuna lei mi riconobbe: mi aveva visto solo nelle foto di famiglia!Lucia quel labirinto storico e quasi disabitato lo conosceva meglio delle sue tasche, perciò non avrei potuto trovare una guida migliore!
-Ecco, dovremmo essere arrivati! disse indicandomi la vecchia casa del nonno. –Si regge in piedi per miracolo, non trovi?!
Trovarmela davanti fu un’emozione difficile da descrivere. A dire il vero era ben diversa da come l’avevo sempre immaginata. L’unica cosa esattamente uguale alla descrizione del nonno era la piazza: sterrata, immensa e con al centro un albero di gelsi rossi maturi e buonissimi!
Durante le nostre passeggiate al parco, il nonno mi raccontava con nostalgia degli anni trascorsi in Sicilia, prima che la guerra li costringesse ad emigrare. Raccontava della sua famiglia, del suo lavoro; soprattutto, di quella che per lui era come un “scrigno” colmo di ricordi, sentimenti, emozioni o semplici scene di vita quotidiana, così ricche che avevano riempito la sua vita.
La sua era la casa più bella di tutto il paese, diceva; luminosa ad ogni ora del giorno e sempre piena di vita! Il nonno apparteneva ad una tra le famiglie più agiate del quartiere, merito anche della posizione socio-economica che era riuscito a costruirsi lavorando con onestà fin da ragazzo. Non faceva un gran lavoro: coltivava arance (anzi le faceva coltivare), per poi venderle ai mercanti provenienti dall’America; nondimeno, lo faceva con passione e rispetto nei confronti dei suoi operai e, per questo, era, a detta di tutti, un uomo buono e giusto, nonché un benefattore. La nonna, invece, faceva la maestra ai bimbi del quartiere, guadagnando circa 10 lire a settimana per ciascuno dei suoi scolari.
La mattina trascorreva lavorando. Al pomeriggio, invece, non potevano mancare gli incontri tra la nonna e le altre signore del quartiere, che, davanti a un buon the inglese, si raccontavano le varie vicende del paese. “Sempre a spettegolare, voi donne!”, le apostrofava lui, tra una partita a briscola e uno scopone con i mariti di quelle signore. I bambini rumoreggiavano correndo per le scale e i corridoi; poi uscivano: la piazza era un campo da gioco perfetto e sicuro per i bambini di ogni età.
La casa era grande abbastanza per ospitare fino a tre famiglie, perciò vi abitavano anche i due fratelli del nonno con mogli e figlie…quindici persone in tutto…immaginate un po’!
Alle sei del pomeriggio dalla cucina cominciavano a salire quegli odori di spezie ed aromi che solo la Sicilia produce nella loro autenticità: la signora Anna, la cuoca di famiglia, stava già preparando un’altra delle sue deliziose cenette!
Mi sembrava quasi di sentirlo quell’odore, anche adesso che avevo davanti nient’altro che un vecchio cimelio che il tempo corrodeva a poco a poco. Immaginavo ogni stanza così come me l’aveva descritta lui: il salotto luminoso ammobiliato di bianco, le camere da letto con i lampadari brillanti; i balconi, ormai quasi inesistenti, tutti agghindati di fiori…
Provai la stessa nostalgia che avevo letto nei suoi occhi ogni volta che si immergeva nella parte più intima e dolce dei suoi ricordi. Ogni tanto arrestava il passo un attimo, come se l’immagine nella sua mente non fosse nitida abbastanza; chiudeva gli occhi, metteva a fuoco, quindi riprendeva il passo e il racconto…erano momenti magici, quelli. Per un attimo mi sembrò quasi di vederlo lì, di sentire la sua voce…di riuscire a far rivivere quei momenti così preziosi che sentivo appartenermi.
Allora mi venne in mente che la guerra, per quanto distruttrice possa essere, non potrà mai cancellare quei ricordi che si celano e rimangono vivi nel profondo del nostro cuore.
P.S.: spero di riuscire ad inserire al più presto la foto della casa del nonno!
[Modificato da marta83 18/09/2005 23.05] |
|
| | | OFFLINE | | Post: 8.630 Post: 7.852 | Registrato il: 26/01/2003
| Sesso: Maschile | |
|
19/09/2005 16:48 | |
L'ho vista quella casa e il tuo nonno attraverso il tuo tenero racconto.
Cambiano le latitudini ma sembra che, almeno in parte, i ricordi che sono adagiati nel cuore siano gli stessi...
Grazie Mara.
Giancarlo cobite
|
| | | OFFLINE | | Post: 3.242 Post: 3.025 | Registrato il: 14/11/2003
| Sesso: Femminile | |
|
20/09/2005 14:52 | |
I ricordi sono il nostro passato
ed in questo caso le tue radici.
Che bel racconto!
|
| | | OFFLINE | | Post: 93 Post: 92 | Registrato il: 23/07/2003
| Sesso: Femminile | |
|
20/09/2005 19:39 | |
Grazie anche a voi, che durante questa "pausa di riflessione" mi siete mancati tanto tanto!
|
|
12/10/2005 17:46 | |
I ricordi lieti non sbiadiscono mai, col passare del tempo si fanno più vividi e rifulgono d'oro.
BELLO |
| | | OFFLINE | | Post: 7 Post: 7 | Registrato il: 02/11/2005
| Sesso: Femminile | |
|
05/11/2005 17:42 | |
Proprio un bel dipinto...un dipinto con i colori a tempera...i colori della Sicilia..Mi è sembrato davvero di vederla la casetta...
E' strano e...forse magico il modo il cui, a volte, i ricordi dei nostri genitori o dei nostri nonni diventino pian piano anche i nostri!..a volte mi succede di non riuscire proprio a capire se l'immagine che ho in mente l'abbia vista con i miei occhi..o con quella dei miei genitori.
A questo proposito mi viene in mente una canzone bellissima...(Through my words) ke posterò fra un attimo nella sezione giusta..^_^
[Modificato da Thesilentgirl 05/11/2005 17.54] |
|