Scritto da: Etrusco 12/04/2005 0.51
Sono piene d'acredine le tue parole,
francamente sei il primo che sento tra laici e non religiosi fare certi apprezzamenti contro Giovanni Paolo II.
Almeno potresti dare una spiegazione dei motivi che ti hanno portato a queste conclusioni.
Premesse le mie enormi distanze da quel fanciullo in fasce dalla bocca flatulente, come laico ( e ti assicuro di conoscerne altri ) ti assicuro che ho apprezzato il lavoro di Wojtyla per la pace, per i giovani e per il dialogo fra le diverse professioni.
Attenzione, però, nel suo mandato non tutto è stato buono come vogliono farci/vi credere.
Questa è una mia opinione, naturalmente.
Quando gli animi si saranno tranquillizzati forse ne riparleremo nel dettaglio.
Una cosa mi sento di sottolinearla che, invece, nei giornali italiani non si legge:
"Perché la televisione e tanti giornali danno ora al silenzio del Papa uno spazio che non hanno mai dato alle sue parole?
Questo Papa criticò sia il comunismo sia il capitalismo, ma la televisione riportò solo la prima critica, tacendo la seconda.
Lui che il comunismo lo conobbe e combattè da vicino, disse in un’intervista a un ex-giornalista, ora deputato di Forza Italia, che
non bisognava negare il granello di verità che anche il comunismo conteneva.
Erede di una Chiesa che condusse e legittimò per secoli l’invasione e gli stermini nel vicino Oriente, chiese scusa agli ebrei e ai musulmani per le colpe dei suoi predecessori.
“Mai più guerra”, disse il Papa tre volte in un discorso, condannando l’aggressione militare degli Stati Uniti e dei loro alleati all’Irak.
“O con Bush o con il Papa” titolò Famiglia Cristiana.
Eppure questo governo, che dice ogni giorno difendere i principi cristiani, ha scelto di stare con Bush, non con il Papa.
Perché ora che il Papa non può più parlare, le televisioni di questo governo lo usano per tappezzare l’intero palinsesto e per alzare gli ascolti agli spot pubblicitari?
Se avessero un minimo di rispetto per il Papa e per la sua avversione all’informazione commercializzata e alla dittatura dell’economia, sospenderebbero per un po’ tutti gli spot pubblicitari e al loro posto manderebbero in onda le sue parole."
www.beppegrillo.it/
E poi un giorno torneremo a parlare lucidamente anche delle cose che non sono andate affatto bene.
Ps. Bravissima persona, ma, per come la vedo io, non un santo. Santo, infatti, è colui che incarna cristo nella storia. E nella nostra storia, il papa, si è dimenticato (ci credereste?) dei bisogni reali di milioni e milioni di persone.