traduciamo qualcosina va..
Per la stampa europea e mondiale, la questione è chiara da tempo: Romano Prodi è il peggior presidente che la Commissione Europea abbia mai avuto.
Sotto il suo regno, l'esecutivo europeo ha perso la sua autorità sia morale che politica.
Non è un caso se parla sempre meno ai Consigli europei, dove si ritrovano i capi di stato e di governo: lo scorso ottobre, durante il vertice d'autunno sull'economia, non ha detto praticamente una parola, sebbene l'economia sia per l’appunto la materia naturale della Commissione.
Un solo paese ignora questa triste realtà: l'Italia.
Curiosamente, la stampa italiana - a parte Il Giornale, il quotidiano vicino a Berlusconi - presente a Bruxelles osserva un silenzio pudico e costante sulla demonetizzazione di Romano Prodi.
E questo per una buona ragione: la stampa, per la maggior parte contraria alla coalizione di governo, ritiene che Prodi sia la sola speranza credibile per la sinistra di vincere le prossime elezioni e di rispedire l'attuale presidente del Consiglio a occuparsi dei suoi affari, in tutti i sensi...
Prodi fatica a nascondere che è più preoccupato del suo ritorno a Roma (il suo mandato finisce nel dicembre 2004) che dell’avvenire dell'Europa.
Da tre anni, ha chiamato vicino a lui uno spin doctor(1), Marco Vigniudelli, incaricato esclusivamente di tenere i contatti con la stampa italiana. Quest'uomo, pagato dai fondi comunitari, è particolarmente efficace se si giudica dall'onnipresenza di Prodi sui media italiani.
Una onnipresenza che dimostra che il duello con Berlusconi è già iniziato.
Tutto questo farebbe sorridere se le due agende programmatiche di Prodi non si scontrassero: non si può impedire, a Bruxelles, di sospettare che Prodi voglia complicare a suo piacere la vita dell'attuale presidenza italiana del semestre europeo, in altre parole quella di Berlusconi.
E’ ovvio che Prodi non farà assolutamente nulla - ed è un eufemismo - affinché la Costituzione europea venga adottata entro la fine dell'anno, come ritengono molti funzionari e diplomatici europei. Un ovvio conflitto di interessi che non sembra, ahimé, disturbare affatto Romano Prodi.
(1) da “spinning” nel senso di arte di manipolare l’informazione.