"David Bowie è il mio musicista preferito del 20mo secolo.... voglio dire, è un incredibile performer, e non riesco a pensare ad un altro singolo musicista del 20mo secolo che abbia fatto così tanti album notevoli come lui. Inoltre, ha influenzato tutti. Senza David Bowie la musica popolare come la conosciamo praticamente non esisterebbe" (Moby, 2002).
"E' talmente colto che la situazione è ridicola. Te ne stai seduto e ti senti un verme in confronto a lui" (Brett Anderson, Suede).
"Ammiro il David Bowie degli anni 70. Era in missione. I suoi album a volte erano casuali, ma lui era brillante per questo" (Ed O'Brien, Radiohead).
"Mi ricordo che avevo 11 anni e vidi il video di Ashes To Ashes per la prima volta. Ne fui affascinato" (Brian Molko, Placebo).
"David è una persona meravigliosa ed un artista di grande talento" (Lou Reed, 1997).
"A differenza delle altre persone con cui ho lavorato, quando sono nella stessa stanza con David mi sento come se fossi nella stessa stanza con la personificazione dell'arte della musica. E' differente rispetto ad essere con un grande artista. Quando stavamo facendo Let's Dance mi sentivo come se stessi nella stanza con l'equivalente musicale di Picasso" (Nile Rodgers, musicista - produttore, 2000).
"L'impatto che ha avuto è stato simile a quello di Hendrix. E' un pò come se realizzassi, quando sei ragazzo e vai a scuola, che esiste un altro mondo. Un mondo di cui volevo essere parte. Lui rendeva le cose magiche, surreali e questo mi piace" (Robert Smith, Cure, 1997).
"Per me non ha importanza se un artista è un artista jazz, classico, pop, rock o folk, se ha quella speciale magia. Ed al livello in cui lui l'ha, ci sono forse solo cinque o dieci persone in ogni generazione, e lui è uno di loro, non c'è dubbio su questo" (Mike Garson, musicista).
"Penso ancora che sia un essere umano eccezionale... David Bowie ha veramente giocato con le idee, l'iconografia e le immagini. E' un uomo brillante. Ed è anche un gentiluomo" (Madonna, 2000).
"Ho cominciato ad ascoltare la sua musica all'età di dieci, dodici anni e non ho mai smesso. Ancora la ascolto regolarmente..... Il David Bowie del 1975 era davvero di un altro mondo" (Billy Corgan, Smashing Pumpkins, 1997).
"Andai a prendere Freddie [Mercury] nella mia piccola Mini e mi ricordo che le luci non funzionavano molto bene e stavamo girando intorno ai rondò e lui disse 'non credo tu possa vedere molto bene?' Ed io 'non ti preoccupare Freddie andrà tutto bene'. Così arrivammo a Friars Aylesbury, che sembrava come in capo al mondo a quel tempo. Penso che fosse il primo concerto in assoluto di Ziggy Stardust e ci impressionò terribilmente, era così fantastico, non c'era niente di paragonabile e così avanti rispetto ai tempi. Lui aveva così tanto talento da bruciare e carisma. Odio eccedere in smancerie ma lui li aveva come nessun altro a quel tempo" (Roger Taylor, Queen, 2000).
"Ha scritto alcune canzoni rock classiche. E' un numero uno" (Noel Gallagher, Oasis, 1997).
"Oggi sembrano non esserci più icone e rock star. Quando sono cresciuto c'erano David Bowie ed Iggy Pop, persone che avevano qualcosa da dire e che hanno avuto un forte impatto sulla musica e sulla società. Pensai che quello era ciò che il rock'n'roll doveva essere…" (Marilyn Manson, 2000).
"Voglio essere come David Bowie ed Iggy Pop, ma sono più come Norman Wisdom" (Robbie Williams, 2001).
"Quando io e John (Taylor) ascoltammo per la prima volta David Bowie, lui fu certamente un'ispirazione per noi per diventare musicisti. Per me, senza dubbio, lui ha creato la musica più interessante e irresistibile degli anni 70" (Nick Rhodes, Duran Duran, 2002).
"David è sempre stato un'ispirazione. Mi è stato di grande sostegno quando stavo preparando il mio ritorno sulle scene, e quando siamo stati sul palco insieme era 'il posto più caldo dell'universo'. Ha una grande magia, fascino ed è un gentiluomo. Vorrei dire anche qualche altra cosa, ma è sposato adesso" (Tina Turner).
"Non dirò mai niente di brutto su di lui. Quando capita di incrociare la strada di un genio è bene tenere la bocca chiusa" (Ian Hunter, ex cantante dei Mott The Hoople, 1991).
"Quando incontrai per la prima volta Bowie lui era una figura di culto di Londra, più conosciuto, se conosciuto, per aver indossato un vestito da donna sulla copertina di un album .
A nessuno che conoscevo, lui o la sua musica erano familiari. Per caso ascoltai una copia promozionale di Hunky Dory. Dall'inizio mi entusiasmò come pochi dischi avevano fatto, e poi c'era il viso sulla copertina…Cercai di convincere l'editore londinese della rivista Rolling Stone a commissionarmi un servizio fotografico su Bowie. Lui acconsentì a presentare la proposta all'editore americano, ma non poteva garantire che me lo avrebbero pubblicato o che mi avrebbero pagato. Non importava, avevo la mia scusa. La prima cosa che David Bowie mi abbia mai detto fu 'mi piace il tuo nome'. Pensai che anche lui aveva un nome eccellente. La differenza, si venne a sapere, era che il mio mi era stato dato, mentre il suo era assunto, il che non ci impedì di avere molti gusti in comune, da Syd Barrett ai Velvet Underground, da Jaques Brel a Jean-Louis Barrault…Quello sarebbe stato l'inizio di una affascinante collaborazione di due anni con Bowie e Ziggy Stardust, che avrebbe prodotto video, copertine di album, poster, artwork, interviste ed alcune migliaia di foto" (Mick Rock, fotografo).
"E' piuttosto sorprendente che testi così complicati possano arrivare ad un pubblico di massa. Il contenuto della maggiore parte dei testi pop è praticamente zero, tipo 'potere al popolo'…Li capiscono?" (William Burroughs a Bowie, 1974).
"Bowie ha cambiato la faccia della musica ed il mondo. Tutti si colorano i capelli o indossano vestiti pazzi oggi, ma prima che lui sfondasse nel '72 era raro vedere quel tipo di ostentazione. Avevo 12 anni quando Starman uscì e ricordo di averla sentita alla radio prima di andare a scuola. Si relazionava a me in un modo in cui niente altro aveva mai fatto" (Ian McCulloch, Echo And The Bunnyman, 2002)
"Il look del Glam ha influenzato il punk. Non ho mai incontrato un punk che non fosse un fan di Bowie - anche i capelli arancioni di Johnny Rotten erano un ritorno a Ziggy Stardust" (Paul Drapen, Mansun,1998).
[Modificato da mirkosvaro 28/06/2003 22.32]
[Modificato da mirkosvaro 28/06/2003 22.37]
[Modificato da mirkosvaro 29/06/2003 12.44]